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[size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Un bilancio in rosso da far quadrare attraverso un intervento della proprietà, come in qualsiasi altro club professionistico italiano. Solo che a Varese la formula del consorzio prevede un impegno anticipato dei proprietari, spendendo quel che si raccoglie da sponsor e botteghino oltre allo "zoccolo duro" garantito da "Varese nel Cuore". Per la prima volta in cinque esercizi, i conti dell'annata 2014-15 si chiuderanno invece con una perdita significativa.[/font][/color][/size]
 
[size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Che la stagione scorsa, col doppio terremoto Vescovi e Pozzecco e successive scosse di assestamento, potesse lasciare in dote qualche strascico era prevedibile, anche se non nei termini emersi negli ultimi giorni. La somma, circa 400mila euro, deriva da tante voci, tra crediti parzialmente inesigibili risalenti al 2013-14 dei quali solo qualche mese fa è stata accertata l'entità degli ammanchi, al costo pesante della transazione del biennale di Deane. I proprietari hanno già garantito che il passivo sarà coperto sotto forma di autotassazione; ma a differenza di altri club retti da proprietari-mecenati con ampie disponibilità economiche (la perdita 2014/15 di Reggio Emilia è stata di 2.844mila euro è stata coperta dal presidente Stefano Landi in persona), Varese non può permettersi di sforare nuovamente. Dunque si tratterà di un intervento una tantum, legato sin d'ora a un rapporto diretto tra investimenti - e relative ambizioni - ed effettive disponibilità.[/font][/color][/size]
 
[size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Giuseppe Sciascia[/font][/color][/size]


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