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[size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Dalla pioggia di fischi dello sconcertante esordio contro Caserta agli applausi scroscianti nell'ultima tappa casalinga della regular season. Sono serviti 7 mesi per ricucire definitivamente il rapporto tra l'Openjobmetis e il PalaWhirlpool, condizionato da quell'esordio choccante. Ma la Varese graffiante in difesa e rombante in campo aperto che ha abbattuto la corazzata Grissin Bon con tutta la voglia di riscatto dei suoi 8 uomini d'oro ha definitivamente riconquistato Masnago. [/font][/color][/size]
 
[size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']L'Openjobmetis di aprile, capace di abbattere in rapida successione Pistoia, Venezia, Cremona e Reggio - ossia 4 squadre che attualmente occupano la metà alta della classifica - vale abbondantemente i playoff per coesione e rendimento sui due lati del campo. Cavaliero e soci pagano però i primi 5 mesi sull'ottovolante, tra errori di mercato e infortuni, che li condanneranno ad un ultimo turno all'inseguimento di  4 o 5 incroci favorevoli per agganciare in extremis l'ottavo posto. Ma la vittoria di ieri, con il fondamentale apporto del trio Cavaliero-Ferrero-Campani per piegare la squadra col miglior parco italiani della serie A, ribadisce un aspetto più importante della contingenza dei risultati. Ossia che dopo tre rivoluzioni e mezza (contando il restyling in corso d'opera Kuksiks-Wright-Kangur) in tre anni, con un turnover selvaggio che dal 2013 a oggi ha visto succedersi 45 giocatori, 5 allenatori, 4 presidenti (tra società e consorzio) e 4 tra g.m. ed.s., la versione attuale Openjobmetis ha raggiunto un livello di feeling ottimale tra squadra e coach e tra i giocatori stessi. [/font][/color][/size]
 
[size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Altro che tutto da buttare: con alcuni ritocchi mirati, tra organico e stanza dei bottoni di una società alla quale va dato merito di aver sempre sostenuto coach Moretti e la squadra, si potrebbe costruire un progetto in grado di dare continuità al gran lavoro svolto negli ultimi due mesi. Una possibile chiave per un futuro consolidamento ad un livello più alto è l'atto finale della Fiba Cup: se l'attuale versione biancorossa è in grado di superare l'ostacolo Reggio Emilia, anche la sfida a Chalon nonostante il fattore campo avverso diventa possibile per questa OJM. Che proverà a far sognare anche i 410 tifosi che la seguiranno al Colisèe.[/font][/color][/size]


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