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Dimsa, "pezza" di lusso per l’OJM


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È Tomas Dimsa il rinforzo individuato dall’Openjobmetis per supportare le ambizioni playoff nel rush finale del campionato 2017-18.

La 24enne guardia-ala lituana è l’elemento che dovrà allungare le rotazioni della formazione di Attilio Caja, agendo da cambio di guardia ed ala piccola alle spalle di Aleksa Avramovic e Stan Okoye. La fumata bianca ancora non c’è, perchè serve il placet definitivo del Vytautas Prienu, la formazione lituana nelle cui file sta giocando (11,7 punti e 3.8 assist in 29,8 minuti di media), ma se non ci saranno intoppi dell’ultima ora nelle formalità burocratiche della mattinata, l’atleta baltico arriverà nel pomeriggio all’aeroporto di Malpensa, e dopo la visita medica di rito si allenerà con il gruppo già nel pomeriggio al PalA2A. 

Dunque la possibilità concreta, a meno di colpi di scena in extremis, è che Varese possa giocare con 7 stranieri domenica contro Reggio Emilia: Dimsa è cittadino UE e come tale non ha bisogno di visto per il tesseramento da depositare entro venerdì alle 11. 

Un giocatore pronto, rodato, allenato e disponibile ad accettare la proposta di Varese per dare una mano alla truppa di Attilio Caja nella sua rincorsa playoff: Dimsa è l’unico ad aver sposato la causa biancorossa con tutte le caratteristiche di cui sopra, dopo due giorni di febbrili sondaggi da parte del d.g. Claudio Coldebella (no dell’ex imolese Karvel Anderson, non liberato dai francesi del Bouzalac, mentre l’ex veneziano Dulkys – che ha un contrattone ad Istanbul – era fermo da 4 mesi). 

Rispetto al suo predecessore Cameron Wells, Dimsa ha caratteristiche più da finalizzatore che da costruttore del gioco; ma proprio questo andava cercando Attilio Caja, desideroso di aggiungere un esterno con capacità realizzative dall’arco in grado di dare minuti anche da ala piccola anziché un altro elemento perimetrale che potesse togliere minuti al trio Larson, Tambone e Avramovic. Mentre l’esterno statuntense sta concordando con la società il percorso per risolvere il problema al polso sinistro (prevista un’artroscopia per valutare l’entità del danno al di là della microfrattura emersa dagli ultimi esami): Wells resta infatti un capitale della società visto il contratto in essere anche per il 2018-19 sia pur con uscita per il club. Nel frattempo però Dimsa darà una mano a Varese per provare a coronare il sogno playoff, mettendosi subito a disposizione di Attilio Caja se il blitz in 48 ore di Claudio Coldebella andrà a segno in mattinata. Vista la necessità di ambientarsi in fretta in 5 partite dal margine di errore ristrettissimo (ai biancorossi serviranno 4 vittorie per centrare il posto tra le 8 protagoniste della corsa Scudetto), un europeo “affamato” con tanta voglia di mettersi in vetrina è stato preferito – e con tutte le ragioni del caso – alla scommessa su un “americanino” mai visto in Europa e bisognoso di ambientarsi nel sistema-Caja. Chiaro che Wells era un titolare dal rendimento garantito – quantomeno in difesa, non sempre in attacco – e Dimsa è un’aggiunta alle rotazioni dall’impatto tecnico diverso, responsabilizzando ulteriormente Avramovic che in queste ultime 5 gare dovrà dimostrare in maniera definitiva di valere il ruolo da guardia titolare per il 2018-19. In ogni caso Varese ha compiuto un extra sforzo economico (non certo imponente, ma comunque significativo aggiungendo i 6250 euro del tesseramento) a conferma del fatto che la dirigenza crede nei playoff e non vuole lasciare nulla di intentato per garantire ad Attilio Caja un roster almeno numericamente sostanzioso nella rincorsa finale all’ottavo posto. 

Giuseppe Sciascia


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