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Finalmente Varese! Oldenburg battuto


simon89

L'Openjobmetis ritrova il sorriso in Europa. Dopo 5 stop consecutivi, la formazione di Paolo Moretti chiude col botto il girone d'andata della Champions League infliggendo il primo stop esterno all'Oldenburg. Varese sblocca il tabù PalA2A dopo 4 sconfitte casalinghe e 38 giorni di digiuno, e fa il pieno di fiducia in vista del derby contro Cantù che dovrà segnare la riscossa anche in campionato.

Vittoria figlia di una coralità diffusa non solo in termini di bottini personali, ma anche e soprattutto di sforzi difensivi collettivi per reggere l'urto di un'avversaria "stazzata" che nel primo tempo aveva banchettato sotto il tabellone biancorosso (10-22 a rimbalzo dopo 20' ma 26-17 nella ripresa). E i 19 punti concessi negli ultimi 15' all'EWE Baskets nascondono gli sbalzi di tensione di un attacco ancora a corrente alternata (quei 3-punti-3 in 6' dal 65-59 al 68-68...).

Stavolta però l'asse play-pivot funziona nelle giocate chiave, con Maynor che innesca Pelle per il canestro-partita del 70-68 poi "integrato" dai liberi di Avramovic e Cavaliero (clamoroso 90% in lunetta dopo i disastri casalinghi contro Salonicco, Radom e Brescia). E il caraibico che cancella a meno 26" il pareggio di Qvale (tenuto a 1/7 nei 10' finali dopo 30' da protagonista assoluto). Le rotazioni più "asciutte" senza gli infortunati Campani e Johnson aiutano a dare gerarchie più stabili ad una Varese più frizzante in campo aperto con gli scorridori Eyenga ed Avramovic e un Cavaliero ritrovato al tiro. Il 13-0 che gira l'inerzia nel terzo quarto (dal 46-52 del 25' al 59-52 del 29') è frutto di una manovra finalmente "andante con brio", e di migliori soluzioni nel costruire soluzioni interne. Poi ci sono ancora squilibri offensivi evidenti, come i 4 punti in 9' segnati dopo il tambureggiante avvio griffato Maynor (16-11 al 6' ma 20-25 al 15'). Ma i segnali positivi sul piano del gioco e dello spirito di sacrificio fanno ben sperare circa la possibilità di superare l'impasse tecnico e mentale delle ultime 5 settimane.

Insomma la vittoria che serviva per spazzare le nubi dal cielo biancorosso, in attesa che oltre a pazienza e lavoro arrivino soluzioni anche dal mercato. La pista Dominique Johnson sembrerebbe l'unica ancora praticabile dato che l'Alba Berlino sta dando la caccia in tutta Europa ad una guardia (potrebbe essere Darius Johnson Odom in uscita da Sassari, dove è saltata la pista Jordan Taylor ed è in arrivo il 35enne David Bell dai Phoenix Hagen?) per rimpiazzare l'atleta del 1987 a dispetto dei 18 punti in 24' (in assenza del play titolare Siva) nel match di Eurocup a Mosca. Ma nel frattempo, la luce in fondo al tunnel della crisi ha saputo guadagnarsela - con merito e sudore - la stessa squadra che fino alla scorsa settimana sembrava essersi avvitata in una spirale di assoluta negatività...

Giuseppe Sciascia


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