[size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Dai fischi densi di delusione e sconcerto dell'esordio con Caserta agli applausi convinti della vittoria con Torino. [/font][/color][/size]
[size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Cinque settimane di progressi costanti per una Openjobmetis che riconquista la fiducia di Masnago con una prestazione in cui riesce ad abbinare il bel gioco ai due punti. Di mezzo c'è stato lo sbarco a Varese di Roko Ukic, il giocatore più determinante visto in biancorosso dopo Bryant Dunston: l'aggiunta del croato nel settore nevralgico di una squadra parsa "acefala" nella prima uscita stagionale è stata una svolta fondamentale per la stagione biancorossa. Ma c'è stato anche il lavoro giornaliero di Paolo Moretti nel dare una mentalità solida e un volto ben definito ad una squadra che ha preso sicurezza col passare delle settimane. E ora ha trovato un'identità corale che le consente di non vivere soltanto delle invenzioni di Ukic: nella serata in cui le scelte difensive altrui limitano il fatturato offensivo del croato, l'Openjobmetis ha saputo trovare validi sbocchi alternativi, dimostrando un'acquisita solidità del suo sistema. [/font][/color][/size]
[size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Merito delle rotazioni più profonde col ritorno di Galloway e l'aggiunta di Kuksiks, più utile nel sistema rispetto a Shepherd; ma anche merito di un coach che ha saputo tenere alta la fiducia di tutti anche quando piovevano fischi e mugugni, e ha saputo instillare uno spirito collettivo ad un gruppo quantomai eterogeneo per estrazione cestistica e di passaporto. [/font][/color][/size]
[size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Cancellati completamente i dubbi delle prime settimane della stagione 2015/'16 già ricca di colpi di scena? Ancora no, soprattutto perché c'è il punto interrogativo legato alla permanenza a Varese di Roko Ukic dopo la scadenza del 23 dicembre. L'equilibrio efficace trovato grazie al croato rischia di essere riconvertito con un playmaker totalmente differente come Maalik Wayns, ormai pronto al rientro domenica a Trento. Per tutto il mese di novembre si navigherà a vista in attesa di verificare le evoluzioni della situazione; piani a lungo termine non se ne possono fare, al di là del pressing di tutte le componenti - ieri i tifosi hanno fatto la loro parte, la società sta preparandosi a fare la sua - per convincere il croato a rimanere. Ma finché Ukic sarà biancorosso, andrà "cavalcato " il più possibile per mettere fieno in cascina in Italia e in Europa. E la vittoria di ieri permette di guardare con fiducia al ciclo di 5 trasferte nelle prossime 6 gare, nelle quali si dovrà mettere al sicuro la qualificazione alle Last 32 di FIBA Cup e provare a riaprire il discorso Final Eight di Coppa Italia cercando un jackpot sui campi delle quotate Trento e Brindisi. [/font][/color][/size]
[size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Quel che è certo, Ukic o non Ukic, è che Varese sta assumendo a poco a poco quella faccia grintosa e convinta sulla quale coach Moretti aveva insistito tanto dal giorno del suo insediamento in biancorosso. E andando in campo sempre per vincere come vuole il suo allenatore, l'Openjobmetis vuole dimostrare con i fatti il suo vero valore. Che non è certo quello dell'esordio con Caserta.[/font][/color][/size]
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