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[font=arial][size=4][color=rgb(0,0,0)]Scherzando col fuoco si finisce per scottarsi malamente. Varese paga sulla sua pelle le troppe leggerezze commesse sul campo nelle ultime due settimane, e sprofonda in piena zona retrocessione a 10 turni dal termine di un campionato sempre più complicato. Le istantantee decisive di un match da “sliding doors” per la stagione biancorossa sono gli errori finali di Chris Wright e il canestro partita di Ryan Boatright, i rinforzi scelti rispettivamente da Openjobmetis e Betaland per giocarsi il rush finale. Il giudizio sul play ex Pesaro non può che essere sospeso, sebbene nell’economia della partita la produzione perimetrale modesta dei due esterni americani di Varese rispetto allo show balistico dell’ex Connecticut (4/24 in due contro 12/18 in 27’) sia la principale chiave di lettura.[/color][/size][/font][/font][/color][color=rgb(40,40,40)][font=helvetica]
[/font][/color][color=rgb(40,40,40)][font=helvetica]
[font=arial][size=4][color=rgb(0,0,0)]Ma come è possibile che l’ultimo arrivato, inattivo dal 17 novembre, sia chiamato a giocarsi i possessi decisivi della partita più delicata della stagione? E come è possibile arrivare alla partita più delicata della stagione con un playmaker fermo da 3 mesi e con soli 5 giorni di allenamento con la squadra? Domande da girare a chi si è arrovellato fin da metà settembre sul conto di Maalik Wayns [/color][color=rgb(0,0,0)]e della sua leadership nel ruolo nevralgico in cabina di regia. Che il rapporto tra Paolo Moretti e il giocatore di Philadelphia - e il suo amico d’infanzia Galloway - sia stato complicato sin dall’avvio è indiscutibile. Alla fine, tra l’interregno di Ukic - imprescindibile per un mese, poi indigesto a tutti - e il mese positivo tra metà dicembre e metà gennaio di Maalik, si è optato per sfiduciare un giocatore comunque troppo alterno e condizionante a dispetto delle imprese balistiche di Minsk e Caserta. Ma così va ricostruita a metà febbraio un’identità nuova nelle mani di un giocatore di quantità, proprio nel momento in cui la classifica fa davvero paura.[/color][/size][/font][/font][/color][color=rgb(40,40,40)][font=helvetica]
[/font][/color][color=rgb(40,40,40)][font=helvetica]
[font=arial][size=4][color=rgb(0,0,0)]Le due vittorie regalate a Pesaro e Capo d’Orlando avrebbero permesso ai proprietari di ragionare in maniera più serena sulla forma da dare al futuro nell’assemblea di stasera, e all’ambiente di concentrarsi sugli ottavi di FIBA Cup contro il Gaziantep. A questo punto però la priorità assoluta è quella di prepararsi al meglio per la trasferta del 28 febbraio a Torino, confidando di recuperare Cavaliero e Campani (i cui problemi fisici sono stati parte integrante della crisi dell’ultimo mese) e di trovare la giusta alchimia tecnica tra Wright e Wayns. E l’assemblea del consorzio di stasera? Prima di parlare del futuro, a partire dal nome del presidente (intanto Carlo Recalcati - uno dei 4 candidati a un ruolo chiave - è stato esonerato ieri da Venezia), va messo in sicurezza il presente...[/color][/size][/font][/font][/color]
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