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L’amaro in bocca e la sensazione di avere perso una buona occasione per entrare in Europa dalla porta principale. O almeno per provare a centrare l’obiettivo nella finale di domenica. La Itelyum Varese invece torna a casa dalla Turchia dopo il KO (96-88) contro i francesi dello Cholet, più efficaci nel momento decisivo della partita, l’ultimo periodo. Fuori dalla Champions League, la squadra biancorossa in coppa ripartirà dalla competizione minore, la Fiba Europe Cup.

Alti e bassi, avevamo detto alla vigilia, avrebbero caratterizzato l’andamento del match visto il periodo in cui si gioca. Peccato che gli alti di Varese, anche notevoli, siano arrivati nel terzo periodo lanciando i biancorossi sino al +9 in un momento in cui tutto ha funzionato, davanti e dietro. Poi però il carrello ha preso la parte in discesa della montagna russa, proprio sul più bello, rimettendo la partita in mani transalpine. Eloquente il 24-10 degli ultimi 10′ quando la squadra di Bialaszewski ha perso i suoi riferimenti mentre, dalla parte opposta, l’esperto Campbell faceva a fette – da solo o servendo i compagni – la retroguardia biancorossa.

Troppe, a livello di singoli, le prestazioni non all’altezza per Varese che ha avuto un McDermott monumentale (27 con 9 rimbalzi e 3 assist) e tante buone cose dal tandem azzurro Moretti-Woldetensae. Ma la pattuglia straniera ha tante colpe: Cauley-Stein e Hanlan non hanno trovato continuità ma il “buco nero” maggiore è dalle parti di Shahid e Brown: il primo ha inciso poco, il secondo è stato addirittura dannoso a più riprese. Sono le due principali incognite, sulla carta, e con lo Cholet (che è un’ottima squadra, va detto) hanno mostrato la corda.

Tornare a casa oggi (domani il volo, per la precisione) consente per lo meno a Varese di allungare un po’ la preparazione dell’esordio in campionato (mercoledì 4 con Pistoia). Ci sono margine e materiale per provare a mettere in opera gli aggiustamenti, ma con i toscani non si potrà sbagliare visto poi un calendario tremendo nelle prime giornate. A Biala e staff il compito di ripartire subito, magari ripensando anche a una gestione timeout “alla Brase” che ha destato parecchie perplessità.

PALLA A DUE

Tutto confermato alla chiamata in campo delle squadre. Bialaszewski sceglie gli stessi 5 uomini che hanno iniziato la partita di mercoledì, Vila si affida alla coppia Campbell-Blakes e al giovane Salaun. Manciata di tifosi varesini sugli spalti in quella che è la prima semifinale del Tabellone 2 del torneo di qualificazione.

LA PARTITA

Q1 – L’avvio di Varese non è dei migliori, non tanto per il punteggio (5-8 lombardo) quanto perché Hanlan e Brown lasciano subito la compagnia con due falli a testa. Bialaszewski deve subito cambiare gli assetti ma trova tantissimo da McDermott: due triple e un gioco da 3 punti dell’americano permettono all’Itelyum di restare in scia allo Cholet che tocca il +6 ma viene trattenuto da tripla di Wolde quasi sulla sirena (25-22).

Q2 – Davide Moretti, a secco fino a quel momento, capisce che la difesa francese può essere attaccata dal palleggio: l’azzurro arriva 2-3 volte al ferro ma ancora una volta è Cholet a restare avanti. Varese infatti arriva più volte a un tiro dal pareggio/sorpasso ma non riesce a completare l’opera e si espone così alle folate di Ayayi e da qualche tiro meno atteso come le triple di Hruban e Nzelwesi. Quando il riaggancio sembra fatto, l’Itelyum si fa infilare e torna sotto di 5 alla pausa lunga (49-44).

Q3 – La versione più bella dell’Itelyum sboccia dopo l’intervallo. La mira torna ottima, Cauley-Stein incide in attacco, arriva qualche sprazzo di Hanlan e nel giro di poco Varese torna a galla e addirittura decolla. L’uomo in più rimane McDermott che propizia il sorpasso, poi i biancorossi vanno addirittura a +9 con l’unico momento “on” di Brown. L’ala però sbaglia un libero e lo Cholet non perdona: in due mosse torna a contatto pure con un po’ di fortuna, tripla sulla sirena di Blakes di tabellone (72-78).

IL FINALE

Passano pochi secondi e il largo vantaggio italiano diventa un ricordo: lo Cholet colpisce ancora e confeziona un parziale di 11-0 che diventerà di 14-3 con unico “gol” di Moretti dall’arco. Bialaszewski sta a guardare, non ferma il gioco e quando lo fa il punteggio è ribaltato. Servirebbe un Cauley-Stein incisivo e invece il pivot incappa in un momento di magra; gli altri non lo aiutano e così i francesi colpiscono con Hruban e Goudou-Sinha oltre che con Campbell, MVP a mani basse. La Itelyum invece non riesce più a cambiare marcia e si arrende 96-88 con Biala che spende un timeout di rara inutilità a partita ormai finita. Si torna a casa.

Damiano Franzetti


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