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Kitchen medicina per Varese


simon89

[size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']C'è Derwin Kitchen in cima alla lista dei desideri dell'Openjobmetis per sostituire l'infortunato Ramon Galloway. Nell'elenco dei free agent disponibili, il 29enne play-guardia di 193 centimetri per 93 chili sembra quello più appetibile per Varese, alla luce della combinazione di caratteristiche tecniche e costi. [/font][/color][/size]
[size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']L'atleta prodotto della Florida State University possiede quel mix di personalità e fisicità che lo rende particolarmente adatto a far coppia con Maalik Wayns: Kitchen è un giocatore agile e allo stesso tempo potente, con spiccate doti difensive e una propensione al gioco di squadra che potrebbe farne il giusto alter ego del playmaker di Philadelphia. [/font][/color][/size]
 
[size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']L'alternativa potrebbe essere Sundiata Gaines, giocatore portato in Italia nel 2008-2009 da Bruno Arrigoni a Cantù (13.1 punti e 2.5 assist), che nella stagione passata ha militato ad Avellino con un rendimento però tutt'altro che convincente nel ruolo non suo di playmaker (11.3 punti e 2.4 assist ma il 36% da 2 e il 31% da 3). Ma al di là dei costi superiori, c'è il forte dubbio che Gaines possa risultare un doppione di Wayns, trattandosi di un "solutore" con poca propensione a mettere in ritmo i compagni. Al contrario Kitchen, meno talentuoso ma più potente, è una combo-guard capace di marcare le guardie in difesa e di agire da regista in attacco, sgravando Wayns dei compiti di costruttore del gioco per esaltarne le doti realizzative. Per l'atleta di Philadelphia si pensa dunque a un ruolo "alla Phil Goss" quando all'attuale esterno di Venezia fu affiancato Rok Stipcevic. [/font][/color][/size]
 
[size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Kitchen non è un playmaker naturale né un attaccante creativo, ma ha doti da leader e da uomo-squadra che ha mostrato sia al college che nelle molte squadre di alto livello internazionale della sua carriera. Vicino a Siena nell'estate 2012 dopo i 14.8 punti e 3.8 assist all'esordio da professionista al Maccabi Rishon, firmò invece per il Panathinaikos che lo girò a dicembre al Cedevita Zagabria dopo un lungo corteggiamento senza esito da parte di Cantù; nelle ultime due stagioni ha giocato in Israele con l'Hapoel Gerusalemme (10.3 punti, 5.7 rimbalzi e 3.7 assist in Eurocup 2014-15). [/font][/color][/size]
 
[size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']L'unico punto di domanda riguarda le sue condizioni fisiche: Kitchen è stato fermo da gennaio a marzo 2015 a causa della frattura di un piede, tornando però in campo con l'Hapoel da aprile a fine maggio (12.6 punti, 6.3 rimbalzi e 3.3 assist dopo il rientro). Poi però si è innescata una controversia relativa al suo effettivo recupero: di mezzo c'era un altro anno di contratto con opzione per il 2016-2017 che l'Hapoel voleva ricusare, sostenendo che Kitchen non era completamente guarito. Così l'atleta del 1986 ha festeggiato in tribuna il titolo israeliano vinto da Gerusalemme, e a fine agosto è arrivata la transazione che ha definitivamente liberato il giocatore della Florida, disponibile ora a cifre interessanti. Oggi si deciderà se chiudere con Kitchen, con l'ipotesi di una sorta di tryout di qualche giorno per valutarne la tenuta fisica e lo stato di forma, o esplorare l'affare Gaines; impossibile schierare il nuovo straniero già domenica a Milano, l'esterno in arrivo debutterà a Masnago il 18 ottobre contro la Consultinvest Pesaro. [/font][/color][/size]
 
[size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Giuseppe Sciascia[/font][/color][/size]


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