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La difesa scaccia la crisi


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[color=rgb(37,39,37)][font=Verdana][size=3]L’Openjobmetis “viola” il PalaWhirlpool e riabbraccia Gianmarco Pozzecco. Il ritorno in panchina del coach biancorosso coincide con il ritorno al successo casalingo di Varese, che dopo 3 sconfitte in fila ed oltre due mesi di digiuno[/size][/font][/color][color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]
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a Masnago consolida le sensazioni positive dell’impresa di Brindisi con una vittoria tanto sostanziosa quanto corroborante. Applausi scroscianti per “coach Poz” e per la squadra biancorossa, che dimostra di aver metabolizzato la sua “mutazione genetica” nel passaggio dalla versione tutta triple ed attacco atomico di Kristjan Kangur a quella tutta balzi, atletismo ed energia di Christian Eyenga. Ora è la difesa l’arma vincente di Varese, che gioca una partita eccellente sul piano dell’applicazione e dell’energia: quella che serviva per recuperare la fiducia di Masnago e archiviare definitivamente la crisi strisciante dopo le 6 sconfitte in fila che avevano tolto sorrisi ed entusiasmo all’ambiente. La gara di ieri, all’insegna delle schiacciate tornituanti dell’ala congolese ma anche delle giocate di tecnica pura di Rautins e della solita travolgente energia di Diawara, ha rispecchiato perfettamente le aspettative di società e tifosi. Ed allenatore e squadra sono usciti tra i meritati applausi del pubblico al termine di una gara vinta con spirito di sacrificio, coralità e voglia. Prova ne siano il decisivo vantaggio nel duello sotto i cristalli (46-33 totale con 16 secondi tiri) che permette all’Openjobmetis di imporre i suoi ritmi “andanti con brio”, e l’eccellente lavoro sull’asse Rautins-Robinson per togliere dal match il leader bolognese Allan Ray (2/14 dal campo per un[/color][color=rgb(37,39,37)]
giocatore che viaggiava a 17,3 punti di media e il 54% da 3). E in tutto questo c’è tanto Eyenga per ridare la “quadratura del cerchio” ad una Varese capace di adattarsi in fretta dopo la sostituzione forzosa di Kangur. L’MVP della serata ha progressivamente imposto la sua indole difensiva ad una squadra che con il suo innesto ha visibilmente cambiato marcia in retroguardia. Certo ci sono ancora ampi margini di crescita sul piano della continuità offensiva, anche se la coppia di play ha diretto il gioco con sufficiente linearità. Ma la squadra ha dimostrato di avere fiducia nella sua nuova identità, con la quale si è riguadagnata l’affetto della gente. Ora la trasferta di Caserta per provare a fare filotto e riaprire la corsa verso le Final Eight in vista delle sfide di fine 2014 contro Sassari e Capo d’Orlando, gare dal grande impatto emotivo per coach Poz. Ed imparare a sfruttare meglio la coppia Eyenga-Diawara per un potenziale salto di qualità verso la zona alta della classifica; poi quando nel girone di ritorno tornerà anche Kangur, allora ci sarà davvero l’imbarazzo della scelta. Per ora però all’Openjobmetis basta tornare a sorridere ed a far sorridere la sua gente….[/color][color=rgb(37,39,37)]
Giuseppe Sciascia[/color][/size][/font][/color]
 


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