[size=4][color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Roko Ukic non scioglie la riserva, e Varese inizia a valutare scenari futuri che non prevedono la presenza del croato. Nessun cenno da parte del playmaker del 1984 relativamente all'offerta sottopostagli la scorsa settimana dal club di piazza Monte Grappa per estendere fino al 30 giugno l'attuale gettone in scadenza al 24 dicembre. [/font][/color]
[color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Si sperava che la visita della moglie Tamara potesse dare al giocatore la spinta decisiva per decidere per il sì o per il no; l'attuale impasse parrebbe invece legato alla volontà dell'atleta e della sua agenzia internazionale di esplorare le possibilità su vasta scala internazionale, vagliando club interessati sin d'ora a prenotare per il mese prossimo un giocatore rilanciato nelle sue quotazioni -decisamente basse durante l'estate - dal rendimento positivo espresso con l'Openjobmetis. [/font][/color]
[color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']La sensazione è che Ukic non voglia impegnarsi a titolo definitivo con Varese fino a che non sarà sicuro di non poter trovare alternative con prospettive tecniche più allettanti, attendendo eventualmente fino agli ultimi giorni prima della scadenza dell'attuale accordo a termine prima di mettere nero su bianco un accordo scritto con la società di piazza Monte Grappa che lo porrebbe di fatto fuori mercato, se si eccettuano qualificate per le Top 16 di Eurolega. Ragionamento legittimo per un giocatore che ritiene evidentemente di poter ancora competere a un livello più alto rispetto alle attuali prospettive di Varese; d'altra parte però anche la società di piazza Monte Grappa deve programmare le sue strategie di mercato sulla base di garanzie certe, non potendo correre il rischio di rimanere scoperta in extremis in caso di fumata nera col croato. [/font][/color]
[color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']E se Ukic non è in grado di dare risposte in tempi rapidi, è pronta a scandagliare il mercato in cerca di una alternativa in grado di portare in dote quella leadership che il croato ha già dimostrato di poter garantire nel ruolo nevralgico in cabina di regia. Di certo questo giocatore non potrà essere Maalik Wayns: pur con l'attenuante della condizione ancora non ottimale, il match di Szombathely ha ribadito che il giocatore di Philadelphia ha doti da attaccante ma non da costruttore di gioco. E che in nessun caso potrà essere il generale capace di farsi seguire dai compagni di questa Openjobmetis labile sul piano mentale, e dunque bisognosa di un "giocatore-capo" nel ruolo di playmaker. [/font][/color]
[color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Dunque le opzioni al vaglio della società si moltiplicano in tutte le direzioni: se alla fine Ukic dirà sì, magari fra qualche settimana ma a condizioni rivedute e corrette rispetto a quelle attuali, allora Wayns potrebbe avere un senso a livello tecnico (meno su quello economico) come "guastatore". Se Roko non ci sarà, perché troverà altrove o perché preferirà tornare sul mercato da free agent dal 24 dicembre in poi, servirà comunque un altro playmaker d'ordine e di personalità: in quel caso Wayns - che domenica a Brindisi giocherà la quinta partita, e poi sarà trasferibile in Italia senza l'uso del visto - potrebbe non far più parte dei piani biancorossi. [/font][/color]
[color=rgb(0,0,0)][font='Times New Roman']Giuseppe Sciascia [/font][/color][/size]
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