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Openjobmetis, a Caserta finalmente il sorriso


simon89

L'Openjobmetis inverte la rotta a Caserta. Dopo 5 sconfitte in fila e 50 giorni di digiuno, la formazione biancorossa torna alla vittoria sul campo della Pasta Reggia con una prova confortante alle voci concentrazione e coralità. Ossia i cardini del basket di Attilio Caja, che può celebrare il suo primo hurrà in campionato a culmine di una prestazione sostanziosa sui due lati del campo. Nella partita psicologicamente più delicata dopo lo stop casalingo contro Sassari - con tanti applausi ma zero punti - e il tonfo di Oldenburg, piace soprattutto la tenuta mentale mostrata da Varese per giocare una gara accorta contro un'avversaria dai chiari pregi e chiari limiti.

I biancorossi imbrigliano con un mix di uomo e zona 2-3 il temuto bomber bianconero Sosa (8/22 dal campo), gestendo con oculatezza il ritmo di una partita che ripropone un Maynor in versione leader (7/18 al tiro e 7 falli subiti), con tutte le giocate decisive contro la zona 3-2 campana che portano la sua firma. Difesa solida attorno al pilastro Anosike (tentacolare sotto il canestro biancorosso con 21 rimbalzi, la metà di quelli conquistati dagli ospiti) e ripartenze efficaci che esaltano un Dominique Johnson finalmente affidabile come finalizzatore della manovra (9/15 dal campo per l'ex Alba Berlino). Ma la carta vincente della truppa di Caja è un Giancarlo Ferrero inusitato terminale offensivo, che funge da "terzo polo" dell'attacco in una serata balisticamente disastrosa di Eyenga (1/13 dal campo e 4/7 ai liberi, comunque utile in retroguardia).

Vittoria che vale due punti... e due posizioni in classifica, visti i contemporanei stop casalinghi delle dirette rivali Cremona e Pesaro. Ma dopo tanta fatica non ripagata dai risultati, rompere il ghiaccio era fondamentale per dare una prova concreta dell'efficacia del sistema-Caja. E una vittoria figlia di una ricetta azzeccatissima - a livello di tattica di gara, ma soprattutto di mentalità instillata nel gruppo - da parte del tecnico pavese è il miglior viatico possibile sulla strada - comunque ancora lunga - che porta alla salvezza.

E se Maynor è quello di Caserta, vicino mai come ieri sera a quello decisivo per la salvezza di due anni fa, l'auspicio è che il nuovo regime di una partita alla settimana lo porti a migliorare ulteriormente la condizione. Necessità impellente per un Kangur davvero in riserva, "nascosto" comunque dal Ferrero rigenerato dalla cura Caja nelle profondità della panchina. E artefice a suon di triple del primo strappo biancorosso (21 -31 al 10' con un poderoso 6-24 costruito a suon di transizioni ed esecuzioni dopo il 15-7 iniziale per la Pasta Reggia). Openjobmetis non sempre lucida, vedi il passaggio a vuoto a cavallo tra secondo e terzo quarto quando è calata la fluidità della manovra e Caserta ha alzato il ritmo: dal 31-42 del 16' i padroni di casa, trovando giocate dinamiche sull'asse Sosa-Putney, hanno ricucito sul 43-47 del 20', mettendo la freccia in avvio del terzo periodo (58-54 al 26'). Brava Varese a non perdersi d'animo e a riproporre la ricetta corale sui due lati del campo somministrata dal suo coach: ancora Ferrero protagonista per il controsorpasso (60-61 al 28'), poi un'altra fiammata di Johnson per il 62-72 del 34'. Poi tanti affanni contro la zona 3-2 e un 2+1 di Sosa da brivido (75-76 a meno 110"); nel finale difesa sugli scudi con Anosike baluardo, e Maynor decisivo a pescare il nigeriano per la schiacciata del 75-79 a meno 49" con Johnson glaciale in lunetta per il 4/4 della staffa. E ora il derby impossibile di domenica contro Milano fa meno paura...

Giuseppe Sciascia


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