La “bella” dei quarti di finale di Fiba Europe Cup, dominata dall'Openjobmetis per 35 minuti abbondanti, consacra il lavoro di Moretti e premia il gruppo, dopo mesi di trasferte, levatacce e partite in palestre improbabili (ricordate Larnaca?), con l'approdo alle [i]final four[/i] in programma a cavallo tra aprile e maggio.
Il mazzo biancorosso, per lunghi tratti, questa sera sembra contenere soltanto jolly e assi. Wayns funge da pigliatutto in un primo tempo quasi irreale, ma è impossibile non menzionare la solidità di Campani - 16 punti + 7 rimbalzi -, la [i]verve [/i]realizzativa di Wright (18 a referto), la [i]garra[/i] del solito Ferrero o la sapienza cestistica di Kangur nei frangenti più difficoltosi a livello tattico.
[i][b]OJM a tutto campo. [/b][/i]In un avvio dai validi contenuti agonistici (11 pari al 4') Varese cerca tiri rapidi e umorali, mentre Anversa preferisce una manovra ragionata e cinica. La mano calda di Wayns e una magia di Wright scaldano la platea del Lino Oldrini – non numerosissima ma nella versione più affezionata della stagione europea – eppure i fiamminghi non perdono terreno distribuendo, democraticamente, canestri fra tutti gli effettivi: 20-17. I punti a tinte azzurre di Ferrero e Campani, ben serviti in post basso, valgono il 29-21 della prima pausa.
[i][b]Maalik Wayns inafferrabile. [/b][/i]Un arbitraggio a tratti zelante penalizza i Giants (quasi un record il bonus speso dopo 100 secondi di un parziale!) e permette all'OJM diversi pit-stop in lunetta, capitalizzati sino al 36-25, ma dal canestro di Mwema in poi gli uomini di Moors provano a prendere le contromisure: gestione del ritmo e spallate in prossimità dei ferri. Basta però un time-out di Moretti per riattivare l'arsenale biancorosso. Due triple a fine azione di Kuksiks e lo show di Wayns (infallibile al tiro, lungimirante negli assist) fanno lievitare a dismisura lo[i] score [/i]dei padroni di casa, con un vantaggio solo in parte limato dal 2+1 di Marchant: 55-40.
[i][b]Canestri camaleontici. [/b][/i]Il tassametro dei falli regala a Varese un conto più salato di una corsa da centro città a Malpensa: Davies e Campani salgono, quasi all'unisono, a quota quattro. Sotto canestro la coppia baltica dalle mille “k” sale però in cattedra, inscenando una recita di gioco dentro e fuori: nel punteggio a specchio di metà periodo, 64-46, i biancorossi si scoprono carismatici. I belgi rimangono in scia con qualche tiro aperto di Smith (miglior realizzatore ospite con 26 punti), però Ferrero, come sempre vestito da galà nelle notti di coppa, sforna brioches calde dal perimetro (76-56). Lo tsunami di segnature del periodo si conclude solo con la sirena, in concomitanza dell'84-64, che frena la sfida a distanza tra Wright e Waldow.
[i][b]A braccia levate. [/b][/i]Messa in ginocchio dai nuovi spunti di Campani e Kangur (96-72), Anversa non molla la presa onorando al meglio la competizione. Lo staff di Varese dà spazio anzitempo anche a Varanauskas, utilissimo nella fase a gironi ma ora in forte calo, e al baby Testa, spaesato al punto giusto, subendo un parziale di 4-14. Per fortuna Ferrero e Davies non tremano, mettono nel forziere i punti della tripla cifra e la festa può ufficialmente cominciare.
Tra pochi giorni sapremo se il [i]parquet [/i]di Masnago sarà il teatro prescelto per l'atto conclusivo, intanto la società di Piazza Montegrappa si assicura la possibilità di giocare per un traguardo tangibile a primavera inoltrata. E, aspetto non secondario, intasca un ghiotto montepremi da investire nel futuro. Chiamatela coppetta, non paragonatela ai fasti passati, non confondetela però con un traguardo banale: quest'anno, più di altre volte, sarà bello esserci.
[i][b]Il migliore in campo: Maalik Wayns. [/b][/i]Qualcuno, nello scorso weekend, si è preoccupato leggendo il profilo twitter della guardia ex Villanova: tutte la notte a seguire, e ad esultare, per le finali NCAA. Ancora in estasi per l'impresa del suo[i] college[/i], regala a Varese una meritata gita alle[i] final four[/i]. 23 punti, 4 assist e 4 falli subiti calamitano applausi a scena aperta dal primo all'ultimo minuto.
[i][b]Il peggiore: Daniele Cavaliero. [/b][/i]In una serata maldestra a livello di fatturato, senza punti a referto, strappa una sufficienza risicata grazie ai 7 assist offerti ai compagni. Due mesi fa, con Varese in fondo alla classifica, aveva però parlato di una squadra in crescita. Dargli pienamente ragione vale, questa sera, più di ogni giudizio in pagella.
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