
La buona notizia e che queste partite non portano punti buoni per il campionato. Quella cattiva è che la Openjobmetis, già sconfitta nettamente a Tortona, si fa infilzare anche da Cremona (83-88) nella semifinale della Lombardia Cup, collezionando il secondo KO su due contro avversarie di Serie A.
La delusione è contenuta, ci mancherebbe, ma la sconfitta lascia l’amaro in bocca perché la squadra di Kastritis – andata sotto nel punteggio a metà del secondo quarto, quando pareva girare molto bene – ha sprecato tante occasioni per rimettersi in pari.
I tremori in lunetta (10/20, con 0/4 nei momenti decisivi), una difesa troppo bucherellata nel primo tempo, la fatica a rimbalzo e la minore reattività sulle palle vaganti sono tutti ingredienti per la frittata cucinata nella serata brianzola. Dove si sperava di raccogliere un pieno di fiducia che non è arrivato.
Ci sono per fortuna anche i lati positivi, perché quando Varese ha acceso i meccanismi difensivi “buoni” si è fatta sentire e perché la squadra ha dimostrato di saper lavorare bene nel selezionare i tiri e nel dialogare sul perimetro e dentro l’area.
La partita di Desio ha regalato buoni spunti per l’uomo sotto esame, Allerik Freeman: la guardia, specie nel primo tempo, si è fatta trovare ben pronta e ha fatto bottino (16 alla fine), finché ha avuto benzina e fino a quando ha potuto tirare sugli scarichi. Poi è stato meno incisivo quando è stato braccato e ha dovuto creare, però il passo avanti richiesto c’è stato.
Tra le note buone c’è anche la partita di Nate Renfro, reattivissimo a tutto campo e vivace anche a rimbalzo. Tra gli esterni Moore e Librizzi si sono un po’ divisi la gara con l’americano convincente per tre quarti prima di innervosirsi e uscire dal focus della partita e con il capitano un po’ in difficoltà ma coraggioso nel tentare la rimonta finale. Male, invece, un Moody apparso stanco, con poche idee e troppi falli spesi e un Ladurner ancora tanto, tanto macchinoso vicino a canestro. Non ha giocato invece Davide Alviti per una botta al tallone che non preoccupa: con lui e con Nkamhoua Varese avrà molte più opzioni ma allo stesso tempo è giusto segnalare anche i due assenti di Brotto, il giovane Ndiaye e l’esperto Burns.
Persa la possibilità di disputare la finale, Varese tornerà in campo alle 17,45 di domenica per la finalina, perdendo probabilmente qualche decina di tifosi che avevano programmato la trasferta in Brianza e che magari preferiranno fare altro. Tutto sommato, c’è da capirli.
LA PARTITA
Q1 – Cremona scatta bene con le triple di Veronesi e Durham e sale 8-2 prima del canestro pesante di Moore. Le scelte di Kastritis si intravvedono: circolazione di palla e pressione a rallentare le ripartenze cremonesi. A metà quarto spazio a Freeman che segna subito dall’arco (11-17) ma tra liberi e triple è ancora la Vanoli a fare festa (e punti). Negli ultimi 3′ però la OJM rientra, Freeman segna ancora da fuori e a fil di sirena Librizzi impatta (22-22).
Q2 – Il primo vantaggio arriva con la tripla di Moore, si accende anche Moody e poi arriva l’azione più bella: Renfro limita e stoppa Willis e Moore inchioda in contropiede (30-24). Il timeout di Brotto è cancellato da Renfro (assist di Moody) e Villa (rubata e canestro) ma nel momento migliore cambia il vento. Un numero di Durham spezza il parziale (12-2) biancorosso, Jones fa ripartire la Vanoli e il controbreak è potente (13-0) e costringe Kastritis al timeout. Assui da fuori muove il punteggio seguito da Freeman (5 in fila). Due pasticci di Moore e il solito Durham garantiscono il vantaggio cremonese alla pausa lunga nonostante un bel cesto di Freeman in entrata (48-52).
Q3 – La OJM sbaglia 4 tiri aperti in avvio di ripresa, vanifica un paio di belle difese e si fa infilzare da Willis e Veronesi per il +10 Vanoli. Moore rompe il ghiaccio dall’angolo dopo il timeout di Kastritis ma è il solo centro per 5′. Cremona non affonda il colpo e la triple di Moody e Freeman valgono il -1 (57-58). Poi sono Durham e Librizzi a rispondersi dall’arco ma Assui (poco prima colpito al capo in modo fortuito) sbaglia da lontano e da vicino almeno tre volte, mancando il sorpasso. Casarin a quel punto mette a sedere Villa e imbuca il +5 che regge alla sirena (60-65).
Q4 – Un “non fischio” arbitrale fa perdere la calma a Moore che spende un fallaccio ed esce mentalmente dalla gara. Si smette di fare canestro e Varese perde anche Moody per cinque falli e così la tripla di Willis rilancia i padani. Un tap in di Ladurner e il ritorno a referto di Moore valgono il 66-70. Il solito Durham tiene avanti i suoi e la OJM sembra non avere mai lo spunto giusto per il riaggancio anche perché Villa e Assui in lunetta sbagliano tutto. Moore stoppa ma Casarin da 3 infila il tiro della sicurezza anche perché i biancorossi escono dal timeout con una palla persa su cui segna Jones. La tripla di Librizzi non basta, il capitano aggiunge tre liberi e un capolavoro dall’arco ma nel torello conclusivo Cremona resta al comando (83-88). E per Varese c’è già da leccarsi le ferite.
Damiano Franzetti
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