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L'Openjobmetis fa appello al fattore campo per cancellare il bruciante ricordo dei tonfi di Klaipeda e Pistoia. Stasera al PalA2A la squadra di Moretti ospiterà il Paok Salonicco (palla a due alle 20.30; differita RaiSportl alle 16.30 di mercoledì, diretta streaming a pagamento su www.live-basketball.tv) nel terzo turno di andata del girone C della Champions League. Match delicato per i biancorossi, chiamati a voltare pagina dopo due prestazioni povere di qualità ed energia: per confermare la fiducia nell'attuale progetto tecnico, società e staff chiedono alla squadra una risposta forte dal punto di vista caratteriale ed agonistico. «Veniamo da una brutta sconfitta, e giocando in casa ci sono tutti i presupposti perché giochiamo una partita intensa, solida e vera per essere competitivi fino in fondo in questa competizione»: chiarissimo il messaggio trasmesso da Paolo Moretti alla vigilia di un match casalingo nel quale Varese deve ritrovare lo spessore caratteriale smarrito nelle ultime due trasferte.

Il Paok è una società dalle grandi tradizioni che ha festeggiato il mese scorso i 90 anni di attività (fra gli invitati c'era anche Claudio Coldebella, che ha giocato dal 1998 al 2002 con il club ellenico vincendo anche una Coppa di Grecia), ed ha tanta esperienza internazionale all'attivo (5 coppe europee disputate nelle ultime 6 stagioni). Lo zoccolo duro greco è costituito dall'esperto play Tsochlas, dalla frizzante ala Chrisykopulos (visto in gioventù a Biella) e dal mastodontico veterano Glyniada-kis; tra gli stranieri attenzione alle doti offensive del play-guardia Bryant (pescato dall'A2 di Siena) e ai muscoli del massiccio pivot Clanton. «Sarà un onore sfidare un club dalla tradizione gloriosa: il Paok è una squadra fisica e profonda che ama il basket controllato, nell'ultima vittoria casalinga ha concesso solo 52 punti all'Usak» - spiega Moretti sul conto degli avversari, che dunque costituiranno un banco di prova interessantissimo sotto due profili paralleli. C'è l'aspetto agonistico illustrato da Claudio Coldebella nel misurarsi contro una squadra greca, per definizione ruvida e pugnace: senza una reazione sul piano del carattere e della grinta, si rischia un'altra brutta figura come quella di Pistoia. Allo stesso tempo, sfidare una squadra che ama cadenze "slow" e difesa fisica, sarà un test per capire se i problemi tecnici emersi a Klaipeda e Pistoia quando le avversarie aggrediscono Maynor sono risolvibili aumentando l'intensità e di conseguenza il ritmo grazie alla spinta di Masnago. Al responso del campo l'ardua sentenza... 

Giuseppe Sciascia


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