
Il PalaWhirlpool non assisteva a partite così tirate da lustri. Serate di un'intensità rara in cui le percentuali sono affossate dalla tensione, in cui le contingenze astrali e arbitrali si compensano fino ad assegnare il successo al più meritevole o al presunto tale, in cui ogni sospiro sembra essere il preludio della gioia più pura o della delusione più cocente.
Siena fa di tutto per mostrarsi stanca e imprecisa, Varese si ingegna a non assestare il colpo del k.o. e a far ammattire Vitucci (fortunatamente già calvo), la terna non lesina fischi che desterebbero scalpore in tutti gli altri pianeti del sistema solare. Un mix di elementi capace di dipingere, in un ossimoro perpetuo, l'essenza dei play-off.
[i][b]Siena rimane incollata. [/b][/i]Gli ospiti partono in maniera energica, come da consuetudine, e sfruttano la fisicità di Moss dalla media; la Cimberio risponde presente con Dunston per il 6-4. Il gigante viene però presto limitato dal secondo fallo: l'area colorata diviene presto una tonnara nella quale lo squalo Eze azzanna impunito. Il punteggio incede lentamente, complici due difese ermetiche e giocatori dormienti che non si avvedono dei 24 secondi (Sakota e Talts). Gianni il baltico si riscatta con una bella schiacciata, ma Ortner ricambia il favore: 11-8. L'offensiva di Varese continua nella sua poco gradita convivenza con la zona senese, ma ne esce discretamente grazie alla buona sorte e alla faccia tostissima di Banks (17-12). Brown si desta in fase realizzativa e mette in moto l'ex Kangur per una tripla pulita, gli uomini di Vitucci non ci prendono dalla lunga (0/3, sarà 3/17 al termine) e il periodo si esaurisce sul 19 pari.
[i][b]Ring turbolento. [/b][/i]Un quintetto infarcito di riserve prova a tenere il passo con poca lucidità ma tanto orgoglio, però di canestri – da ambo le parti – nemmeno il vago sentore per tre minuti abbondanti. Green e De Nicolao danno la propulsione giusta, Cerella (all'esordio nella serie) sfrutta l'abbrivio e scrive 27-21. Banchi tira un sospiro di sollievo grazie ai cinque punti di Hackett, inframezzati da un errore marchiano di Polonara. L'incontro prende le sembianze di un round di lotta greco romana, nella gazzarra trovano il proprio [i]habitat [/i]naturale Cerella e ancora Hackett (suo il 31-30), quest'ultimo ormai amato sotto le prealpi come l'IMU e i ritardi imprecisati di Trenord. La tripla dello specialista Sakota viene vanificata da due difese approssimative, un'entrata convinta di Green riconsegna un piccolo vantaggio alla pausa lunga: la Cimberio guida 38-36.
[i][b]Pathos a non finire. [/b][/i]Il totem Dunston, dopo un quarto di riposo forzato, si presenta agli astanti con una stoppata e un 2+1. La Montepaschi crea tiri logici senza capitalizzare, gli esterni di Varese litigano con i ferri amici di Masnago. Il numero 42 di casa continua a sciorinare il suo maestoso [i]black power [/i]e si alza in cielo per il 45-36 suggerito da De Nicolao, quindi gli uomini in arancione compiono un'eresia della pallacanestro comminando a Bryant un antisportivo dopo una contesa a rimbalzo offensivo. Qui i 5000 del PalaWhirlpool perdono la trebisonda e lanciano di tutto in campo in stile [i]bronx[/i] Pianella. Moss fa 1 su 2 dalla linea della carità, Brown è ferale dal perimetro, Varese si aggrappa con i denti alle canotte degli avversari. L'esperienza di Ress contrasta l'esuberanza a corrente alternata di Polonara, finalmente grintoso nel portare a casa i punti del 51-42. Un altro colpo duro però colpisce Varese sul finire di periodo: simulazione di Green con annesso fallo tecnico, scoramento e [i]break [/i]di 0-6 dei campioni d'Italia.
[i][b]Fino all'ultima goccia di energia. [/b][/i]Il quarto parziale si apre con un libero dell'abulico Ere (misterioso “tecnico” restituito ai toscani a cavallo delle frazioni) e con il successivo pareggio a quota 52 firmato da Carraretto e Brown. Il folletto della MPS, questa sera spuntato al tiro (3/14), semina terrore nella trincea varesina e mette in ritmo, a turno, i compagni. La quarta penalità di Dunston – a fare il paio con quella di Talts – è seguita poco dopo dalla quinta e decisiva: il centro, fautore di una quasi "doppia doppia" nella miseria di diciotto minuti, abbandona i suoi sul 59-58 con quasi sei minuti da affrontare in apnea. Talts si erge a capopopolo biancorosso con una tripla e un rimbalzo epico, Hackett risponde da talento puro con il sottomano del 62-60 e quindi con il pareggio. La tensione blocca le gambe e le sinapsi della Cimberio, i tiri divengono sconclusionati e figli di arrembaggi sterili. Anche i toscani sbagliano l'inverosimile con i loro soldati scelti e Varese gestisce il pallone determinante con 24 secondi sul cronometro. A 2 secondi e 60 centesimi Green è glaciale dalla lunetta, dopo il time out Brown sparacchia da tre e a Masnago piovono fuochi d'artificio.
Un cuore immenso, se non supportato dalla linfa vitale della lucidità, forse non basterà ad invertire il fattore campo nella tana del lupo. Ma dopo un sabato notte da tregenda, questa Cimberio ha trovato lo spirito delle occasioni d'oro. Siena dovrà tornare almeno un'altra volta a [i]fort [/i]Masnago: sulle magliette rosse il motto [i]We believe [/i]potrebbe trasformarsi in un meraviglioso presagio. Signore e signori, questa è la pallacanestro. Questi sono i play-off.
Recommended Comments
There are no comments to display.
Create an account or sign in to comment
You need to be a member in order to leave a comment
Create an account
Sign up for a new account in our community. It's easy!
Register a new accountSign in
Already have an account? Sign in here.
Sign In Now