
[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3]La stagione della Cimberio si chiude come proprio non avremmo voluto, nel peggiore dei modi: Varese esce di scena e il PalaWhirlpool subirà una squalifica molto pesante, che si rifletterà sul prossimo campionato e creerà non pochi disagi a chi dovrà raggiungere il campo neutro dove si disputeranno le prime partite (speriamo poche, temiamo tante...). [/size][/size][/font][/color]
[color=#000000][font=Verdana][size=1][size=3]Purtroppo la previsione, con l'occhio rivolto alla semifinale, che la Cimberio avesse "pescato" la parte di tabellone meno agevole si è rivelata azzeccata (ma non ci voleva un genio...) e Siena alla fine l'ha spuntata.[/size]
[size=3]Nulla può togliere dalla mente che l'infortunio di Dunston si sia rivelato assolutamente determinante. Parliamo di un giocatore da 30 minuti di media nella stagione regolare e sempre nel quintetto base. E allora due più due dovrebbe fare quattro... La sua assenza, malgrado il volonteroso apporto di Ivanov e di Talts (dopo Green davvero l'uomo in più di Varese in questa straordinaria serie contro Siena), si è avvertita moltissimo, anche se sull'altro fronte Banchi ha scelto di rinunciare a Eze (peraltro spesso sottoutilizzato e a volte inguardabile in queste sette sfide).[/size]
[size=3]E che dire di Polonara, in campo per meno di 6 minuti quando di solito nel gioca in media 23? [/size]
[size=3]La partita, se possibile, è stata ancora una volta diversa dalle sei che l'avevano preceduta e, a dispetto di un punteggio finale che non ne fotografa l'andamento, è stata come le precedenti molto equilibrata (a cinque minuti dalla fine il tabellone segnava 65-68, a 1'45" 67-72) e sempre avvincente.[/size]
[size=3]Ancora una volta, la Montepaschi è stata favorita dalla sua maggiore attitudine strutturale e di esperienza a giocare questo genere di partite. Va da sè che, in una situazione del genere, l'improvvisa assenza di un muscolare come Dunston (il giocatore più atletico della Cimberio) non poteva che rivelarsi fatale alla squadra sotto questo profilo meno attrezzata.[/size]
[size=3]Sin dalla prima partita della serie Cecco Vescovi aveva sottolineato come, a livello di arbitraggi, la situazione penalizzasse la sua squadra e questo, a ben guardare, è stato il motivo conduttore della semifinale. Varese è riuscita a ovviare quando ha potuto utilizzare il suo tiro da 3 punti, una delle sue armi predilette che non sempre però si riesce a innescare adeguatamente o che non sempre funziona a dovere.[/size]
[size=3]Ieri sera la Cimberio ha retto il confronto a rimbalzo (34-32 per i senesi) e anche a livello di percentuali di tiro (47% Siena, 44% Varese) ma la differenza l'ha scavata la differenza tra palle recuperate e perse (8), un dato figlio anche della grande ruvidezza difensiva della Montepaschi.[/size]
[size=3]Resta l'amarezza per questo epilogo così "sanguinoso" ma non bisogna scordare la stagione nel suo complesso, che ha regalato momenti straordinari e creato un rapporto squadra-tifosi che forse non si viveva più dai tempi mitici della grande Ignis.[/size]
[size=3]Proprio questo grande e forse persino eccessivo amore ha però provocato i guai di cui solo oggi avremo piena contezza, quando il giudice sportivo avrà emanato la sentenza. [/size]
[size=3]Ovviamente il giudice non può tenere conto del fatto che un arbitro può sbagliare un fischio e questo errore innesca la reazione del pubblico. L'arbitraggio di ieri sera è stato probabilmente il peggiore della serie sul piano tecnico e su quello del buon senso, anche se non ci sentiamo di dire che abbia determinato la sconfitta della Cimberio.[/size]
[size=3]Hanno sbagliato molto gli arbitri e ha sbagliato alla grande Dusan Sakota, tradito dai nervi a partita ormai decisa (mancavano 40 secondi alla fine): la sua reazione rabbiosa nei confronti dei fischietti ha incendiato un ambiente già surriscaldato e in campo è piovuto di tutto.[/size]
[size=3]Chi ieri ha lanciato in campo dagli spalti oggetti di oggi genere è chiaramente un irresponsabile che, a partita ormai finita, non ha pensato a domani. Ma tra qualche mese si tornerà a giocare e non sarà piacevole raggiungere in pullman per quattro o cinque volte Pavia o Desio per assistere alle prime partite casalinghe del prossimo campionato.[/size]
[size=3]Forse è uno scotto che la Pallacanestro Varese doveva pagare: il ricambio di pubblico è stato quasi totale e molto veloce, è palese dalle sue reazioni che parte degli spettatori neppure conosce le regole del gioco. L'auspicio è che anche la partita di ieri sera sia stata un momento di grande crescita, per tutti.[/size][/size][/font][/color]
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