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Il grande freddo di Varallo Sesia cancella i progressi di Atene per una Openjobmetis piccola piccola. Passivo epocale nella rivincita contro Tortona, che chiude con un bottino oceanico rifilando ai biancorossi uno scarto da record. Meno 54 varesino, con 49 punti di scarto già a metà gara e addirittura 60 all’ultimo intervallo: passi per l’assenza di Renfro, ma per lunghi tratti la squadra di Kastritis è parsa in balia dei piemontesi, al gran completo rispetto al più 20 del 6 settembre.

L’unico a salvarsi, almeno in attacco e non senza forzature, è l’ultimo arrivato Nkamohua. Ma la figuraccia è generale, pur con picchi di assoluta negatività per un Moody impresentabile e un Moore fuori partita.

Varese rimane desolatamente a secco per 10 lunghi minuti, incassando un eloquente 36-0 tra il 16-14 del 7’ e il 52-14 del 17’. Di fronte due squadre dall’impatto tecnico ed agonistico antitetico: Tortona graffia su ogni situazione difensiva e attacca con energia e coralità, trovando prima una scarica di triple sull’asse Baldasso-Riisma (primo 14-0 per il 32-14 del 12’). Mentre l’OJM colleziona solo ferri dall’arco (0/17 da 3) rifugiandosi in soluzioni sterili e spesso forzate, perché gli esterni non creano mai vantaggi.

Solo qualche guizzo di Nkamhoua trasmette sensazioni di energia; il parco esterni si carica di falli (Moore 4 al 16’, Librizzi 3 al 14’) con Moody fuori partita e nessun giocatore capace di dare pericolosità alla manovra. E il passivo si fa sempre più pesante con la difesa che lascia canestri facili (75% da 2 Bertram a metà gara) con 3 schiacciate in fila di Vidal e Olejniczak a siglare un divario oceanico da 49 punti a metà gara.

La reazione? Scarna e sterile, col quinto fallo del capitano al 24’ e di Moore al 27’ che riduce pure le carte a disposizione di Kastritis. Si precipita fino a meno 60, poi qualche guizzo di Freeman (comunque sottotono per 30’) lima il gap.

Preoccupazione? Oggettivamente sì, pur senza segnali in tal senso. Soprattutto perché quella vista a Varallo Sesia non sembra mininamente una squadra allenata dal coach greco: zero aggressività difensiva, zero nerbo, troppe volte soluzioni individuali in attacco. Urge segnale di controtendenza nel test finale del precampionato in programma domenica 28 settembre a Masnago contro Reggio Emilia. Per capire se l’OJM di oggi è stata troppo brutta per essere vera, oppure c’è qualche problema strutturale che non è solo tecnico.

Giuseppe Sciascia


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