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[size=4][font=arial][color=rgb(0,0,0)]Chris Wright pensa "squadra" non solo in campo ma anche fuori. Il playmaker dell'Openjobmetis si schermisce dall'etichetta di uomo della svolta che tutti gli riconoscono dopo le tre vittorie contro Torino, Gaziantep e Trento capaci di cambiare in una settimana il senso della stagione biancorossa. «Non credo sia dipeso solo da me: per battere tre ottime squadre abbiamo fatto tutto quanto insieme. Io ho messo in campo la mia positività e la mia energia e ho aiutato i miei compagni. Gaziantep aveva grandi individualità e un budget importante ma la strategia del coach è stata fondamentale; così anche con Trento, partita nella quale abbiamo messo in campo tanta intensità ma anche tanto equilibrio. Il segreto è che ognuno di noi creda nelle qualità del compagno: giocando duro e lottando tutti insieme si possono ottenere vittorie importanti».[/color][/font][/size]
 
[size=4][font=arial][color=rgb(0,0,0)]Innegabile però che l'arrivo di un regista puro, votato prima di tutto a far giocare la squadra, abbia sensibilmente migliorato la chimica del gruppo e in particolare il rendimento di alcuni singoli (Davies e Kuksiks su tutti): «Fa semplicemente parte del mio lavoro: da quando sono qui ho cercato di essere l'estensione del coach in campo. Il mio compito non è quello di segnare tanti punti ma mettere nelle migliori condizioni di rendere i tanti attaccanti della squadra e tenere alto il livello di intensità della difesa. Il dato fondamentale delle ultime due gare sono i 21 assist totali: dobbiamo giocare insieme senza egoismi e sfruttare al massimo il talento di tutti. Un altro aspetto determinante per noi è il lavoro a rimbalzo: sia contro Gaziantep che contro Trento le cose migliori le abbiamo fatte in campo aperto, dobbiamo continuare su questa strada». [/color][/font][/size]
 
[size=4][font=arial][color=rgb(0,0,0)]Wright non si accontenta del tris della scorsa settimana e guarda avanti con l'intento di proseguire l'opera anche domenica a Bologna: «Ci aspetta un compito duro: l'Obiettivo Lavoro è un'ottima squadra, reduce dall'impresa di Sassari con un giocatore di qualità come Collins: dovremo stare concentrati ed eseguire al meglio il piano partita. L'obiettivo finale? Non guardo oltre l'allenamento di domani in vista di una trasferta impegnativa come quella sul campo della Virtus. Però stiamo migliorando giorno dopo giorno: continuiamo a credere in noi stessi e vediamo dove potremo arrivare». [/color][/font][/size]
 
[size=4][font=arial][color=rgb(0,0,0)]Di certo a Wright è bastato un mese per fare breccia nel cuore del pubblico e indurre società e staff tecnico a considerare in largo anticipo propositi di rinnovo del contratto. E il giocatore sembra ricambiare l'affetto di Varese nei suoi confronti: «Per me è una benedizione: mi sono limitato a essere me stesso e fare quello che mi riesce meglio. Sicuramente questa era una situazione giusta per me, apprezzo molto il calore dei tifosi e cercherò di dare sempre il massimo per ripagarli del loro affetto. Se mi piacerebbe rimanere a Varese? Amo la città, ho un ottimo rapporto con il coach e mi piace il programma del club. Questo mi sembra un ottimo posto per me e la mia famiglia. Se dovessero rivolermi di sicuro li ascolterò con molta attenzione». [/color][/font][/size]
 
[size=4][font=arial][color=rgb(0,0,0)]Giuseppe Sciascia[/color][/font][/size]


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