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Ghiacci:«Varese e Udine ai playoff» di R.Pacchetti


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Ghiacci: «Varese e Udine ai playoff»

18/11/2005 09:40

L’augurio del gm friulano Mario Ghiacci, l’anno scorso in biancorosso, in vista di domenica

- Il Giorno -

È la settimana dei ritorni quella che precede la sfida fra Whirlpool Varese e Snaidero Udine. In campo torna Federico Bolzonella, dopo due mesi passati a guardare i compagni allenarsi. In campo a Varese torna, da giocatore vero, Christian Di Giuliomaria, che in Friuli sta dimostrando di poter competere con i migliori lunghi italiani, e quindi di essere pronto per la Nazionale. Al PalaWhirlpool torna Mario Ghiacci, il general manager chiamato lo scorso anno a dirigere la allora Casti Group in un momento obiettivamente non facile. Le critiche non lo hanno risparmiato, ma... « Sono arrivato a Varese in un momento particolare, quando molte scelte erano già state fatte e in generale non c’era un buon clima - dice oggi il gm passato in estate a Udine - e quando agli errori, come ad esempio la gestione dei casi Vescovi e Conti (congedati senza troppi problemi ndr), si somma la sfortuna, beh diventa difficile finire la stagione con un bilancio positivo». Ghiacci, in ogni caso, ha lasciato un buon ricordo sul piano personale e un’eredità professionale che sarebbe ingiusto non riconoscergli: l’ingaggio di Ruben Magnano porta infatti la sua firma, e anche l’inizio della riorganizzazione interna del club, completato al meglio in questi mesi dal vicepresidente Claudio Maria Castiglioni, deve essere attribuito a Ghiacci. Certo, ci sono stati diversi errori di valutazione, e non solo nel mettere insieme la squadra, ma in fondo non è che i suoi precedessori su quella poltrona abbiano poi fatto tanto meglio. «Mi resta un ottimo ricordo della famiglia Castiglioni, sono contento e onorato di aver lavorato con loro - conclude il dirigente della Snaidero che domenica cercherà il colpaccio a Varese -: non ho grandi rimpianti perchè penso di aver dato tutto me stesso, anche se le cose non sono andate bene, e adesso coltivo una speranza: vedere Varese e Udine insieme ai playoff scudetto». (sgraaaaaaatttt).

E sempre sul tema dei ritorni in questi giorni si è tornato a parlare di settore giovanile "condiviso": un progetto difficile da portare avanti, nonostante le buone intenzioni di Pallacanestro Varese e Robur et Fides (con il Campus in aggiunta). «Finora c’è stato un incontro dove è emersa la volontà di collaborare, peraltro già manifestata nei mesi scorsi - spiega il direttore sportivo della Whirlpool, Mario Oioli - tuttavia non bisogna dimenticare che un unico settore giovanile non si potrà mai mettere in piedi. I regolamenti sono chiari, ogni società deve fare attività giovanile, nessuno può rinunciare a una o più squadre del vivaio. Si tratta quindi di trovare soluzioni convenienti per tutti i soggetti interessati, formando gruppi competitivi e meno competitivi, ma per questo occorre ragionare a lungo e senza farsi condizionare dal "campanilismo", peraltro quasi naturale quando devi fare delle scelte così delicate». In sostanza l’idea di un vivaio forte e imbattibile piace un pò a tutti, ma al momento di decidere squadre, allenatori e perfino i dirigenti accompagnatori di questo «super settore giovanile» si andrebbe incontro a tutta una serie di problemi. «Ci incontreremo ancora con i dirigenti della Robur et Fides, con i quali c’è un ottimo rapporto, diverso rispetto al passato» aggiunge Oioli.

Roberto Pacchetti

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