Varese celebra l'ultimo atto della carriera di Massimo Bulleri tra tanti big del basket italiano. Il 39enne giocatore di Cecina ha scelto il PalA2A per la cerimonia d'addio all'attività agonistica, celebrata tra le maglie più importanti dei suoi 21 anni di carriera in serie A, tra le quali il 6 biancorosso griffato Openjobmetis. Per salutare il Bullo sono arrivati tutti i personaggi più importanti della carriera, dagli ex compagni Marconato e Iacopini agli ex coach Pasquali e Recalcati insieme ad Alberto Mattioli (suo dirigente in azzurro quando vinse il bronzo europeo a Stoccolma e l'argento olimpico ad Atene), mentre sono arrivati video messaggi da Ettore Messina, Mike D'Antoni e Maurizio Gherardini. Ma c'è stata anche tanta Varese, da Attilio Caja a capitan Ferrerò passando per Toto Bulgheroni, che gli ha donato la maglia OJM con cui scenderà in campo domani a Torino per la presenza numero 624 in serie A (ventiquattresimo assoluto nella classifica di tutti i tempi). «Per la nostra società è stato un onore enorme che Massimo Bulleri abbia chiuso da noi la carriera - ha detto il consigliere della club di piazza Monte Grappa - Abbiamo apprezzato nel corso della stagione le sue qualità tecniche ed umane, e da varesino sono orgoglioso di come la gente lo abbia accolto e applaudito».
Il Bullo, visibilmente emozionato durante la sfilata degli interventi live e video delle figure che hanno accompagnato la sua carriera, ha spiegato così le ragioni del ritiro: «Ne ho parlato con il mio agente e la società a fine gennaio; ci avevo già riflettuto lo scorso anno, ma avevo guardato dentro di me e c'erano ancora margini per proseguire perché avevo ancora qualcosa da dare. Del ruolo da giocatore mi mancheranno l'atmosfera e i sentimenti che si provano nello spogliatoio, una cosa unica legata al fatto di essere giocatore. Questa cerimonia è stata una bella esperienza: ero un po' emozionato ma sono contento delle parole che sono state spese, ora si smorzeranno i sentimenti e deciderò cosa fare nel dopo basket». Ma il feeling scoccato in un attimo tra il playmaker toscano e Varese potrebbe essere preludio ad un futuro in biancorosso. «Sono stato fortunatissimo nel vivere questa splendida avventura all'Openjobmetis. Il primo giorno qui, quando gli Arditi mi hanno salutato con un applauso nonostante l'accoglienza mai particolarmente benevola in passato, pensavo di essere su Scherzi a Parte. Però la vita riserva sorprese come la meravigliosa accoglienza che mi ha riservato il PalA2A prima, durante e dopo la partita di domenica. Un futuro a Varese? Mi farebbe estremamente piacere, ma sarà la società a stabilire se possa fare qualcosa con i pantaloni lunghi. Se il club pensa che possa dare una mano in questo ambiente resterei molto volentieri; altrimenti ringrazierò comunque per un'annata superiore ad ogni aspettativa: ero arrivato lo scorso agosto come ospite, lascio dopo aver scelto di festeggiare qui la fine della carriera.
Giuseppe Sciascia
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