
Tyler Cain ringrazia i compagni per quel 100 per cento al tiro su 10 tentativi che ha permesso a Varese di spianare con sicurezza l'ostacolo Capo d'Orlando. Il centro statunitense, che prima del match di domenica viaggiava a 5,8 punti di media ed era reduce dallo zero - con altrettanti tiri dal campo - in 22' a Pesaro, ha confermato la sua indole di giocatore di squadra anche nella serata in cui si è ritagliato un inedito ruolo da proagonista offensivo.
«Grandi meriti vanno riconosciuti ai compagni: quando gli esterni trovano spazi in penetrazione svolgono un buon lavoro nel coinvolgere me o Pelle vicino a canestro. Stavolta è stato il mio turno di essere protagonista: mi hanno servito buoni passaggi e ho cercato di capitalizzarli nel migliore dei modi. Il 10/10 al tiro? Ringrazio chi mi ha messo nelle condizioni di segnare; non succede spesso di chiudere col 100 per cento dal campo, in carriera avevo già raggiunto valutazioni elevate come il 39 di domenica, ma è la prima volta in assoluto che chiudo senza errori al tiro».
Una prestazione individuale da record costruita per merito della squadra per ribadire la matrice corale della Varese 2017-18...«Abbiamo messo in campo una grande concentrazione sin dal primo minuto. Lo facciamo ogni partita, ma quella di domenica era davvero importante: avevamo bisogno di vincere per invertire la rotta dopo tre stop consecutivi e dare una bella soddisfazione ai nostri tifosi. Abbiamo fatto un grande lavoro in difesa e protetto al meglio il fattore campo».
Si è rivista una Varese graffiante in difesa e ruggente in contropiede: è l'identità che sviluppate meglio? «Abbiamo messo in pratica quello che ci viene naturale - osserva il centro -difendendo forte per 40 minuti ed eseguendo alla perfezione il piano partita che ci ha dato il coach; giocare duro nella nostra metà campo ci ha permesso di prendere fiducia in attacco. Tutto parte dal nostro atteggiamento in retroguardia: è il nostro punto di forza che ci garantisce un'identità comune, ci lavoriamo giornalmente in allenamento perchè è quello che il nostro coach ci chiede. Contro Capo d'Orlando abbiamo forzato molte palle perse trovando punti facili in contropiede, e questa è stata la chiave per l'allungo decisivo».
Otto punti dopo le prime 10 giornate: bilancio positivo. «Dobbiamo sempre puntate a fare meglio; - aggiunge - vincere sempre sarebbe fantastico, provarci sempre è doveroso. Per questo dobbiamo continuare a lavorare con la stessa mentalità che ci ha portato a vittorie importanti e a qualche sconfitta evitabile con un pizzico di lucidità in più». Sabato a Reggio Emilia un test impegnativo contro una squadra in forma al di là della posizione in classifica: «Sarà dura, ma lo è sempre: ogni squadra è competitiva in questo campionato. Non ci sono partite facili che consentono settimane di riposo, specie per una squadra co- me la nostra che non può prescindere dal lavoro quotidiano. Siamo contenti per la vittoria di domenica, ma da oggi si torna in palestra dando il massimo per arrivare pronti sabato».
Giuseppe Sciascia
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