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Cain rimane in bilico «Stiamo trattando»


simon89

Tyler Cain non si sbilancia in maniera definitiva sulla sua permanenza nelle file dell'Openjobmetis 2018/19. Leggendo però tra le righe l'apprezzamento per coach, sistema di gioco e città, si coglie più di quanto non dica il centro del Minnesota: le trattative per il rinnovo del contratto che ne farebbero la prima certezza straniera per la prossima stagione sembrano ormai vicine alla fumata bianca. «Restare a Varese? È possibile, ne stiamo parlando ormai da tempo - spiega - vediamo cosa succederà nelle prossime settimane ma il dialogo è serrato. Qui mi sono trovato molto bene, ho trovato un ambiente e un sistema perfetto per esaltare le mie caratteristiche e un'organizzazione ottimale per me e la mia famiglia. Io il più importante nello stile di gioco di Attilio Caja? Il basket è uno sport di squadra e ciascuno di noi ha fatto la sua parte per il successo corale in questa stagione. Però non c'è dubbio sul fatto che mi sono sentito a mio agio».

Di sicuro lei è in cima alla lista delle preferenze dei tifosi nell'elenco delle conferme desiderate...

«Ci sarebbe piaciuto chiudere la stagione in modo diverso rispetto ad uno 0-3 che comunque ci ha punito oltremisura rispetto a quello che abbiamo saputo mettere in campo nella serie contro Brescia. Però l'apprezzamento e l'entusiasmo dei nostri tifosi, che ci hanno sostenuto per tutta la stagione con grandissima passione, testimonia che la gente di Varese ha apprezzato gli sforzi che abbiamo compiuto per provare a regalare loro ulteriori soddisfazioni».

L'Openjobmetis è stata una squadra con un clima familiare all'interno del gruppo: quanto ha contribuito l'unità dello spogliatoio?

«Tantissimo, ed è stato così fin dal primo giorno. Senza alcun dubbio è stata una delle chiavi della nostra stagione oltre le aspettative. Abbiamo trascorso moltissimo tempo insieme, non solo in occasione degli allenamenti e delle trasferte, ma anche fuori dal campo; abbiamo imparato a conoscerci ed apprezzarci e questo ha aiutato a costruire una chimica di squadra fondamentale per i nostri risultati. Ci sono stati tanti alti e bassi nel girone di andata, poi dall'ultimo posto siamo riusciti a risalire fino ai playoff; ma al di là dei risultati, ogni persona che ha fatto parte dell'organizzazione, dallo staff tecnico ai giocatori, ha sempre dato il massimo giorno dopo giorno».

Lei ha vinto la sua scommessa personale nel dimostrare il suo valore anche in serie A italiana dopo l'esperienza personalmente positiva ma sfortunata a livello di club in LegAdue...

«Dopo la mia esperienza nel 2013-14 a Forlì, dove eravamo retrocessi nonostante avessi avuto un rendimento comunque positivo, non avevo più avuto la chance di misurarmi ad un livello superiore. Dopo tre stagioni in Francia ci tenevo moltissimo a verificarmi in un campionato che considero molto competitivo e stimolante. Devo ringraziare Varese per avemi dato questa opportunità ed ho provato a ripagare il club in tutti i modi possibili con impegno e dedizione».

Giuseppe Sciascia


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