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Eyenga is back: «Un sogno»


simon89

Christian Eyenga riabbraccia Varese con l'entusiasmo di chi ha fortemente voluto tornare a vestire la maglia biancorossa, al punto di accettare un ingaggio dimezzato rispetto a quello del 2015-16 a Sassari, rinunciando ad un'offerta superiore in Israele pur di respirare nuovamente il clima dell'ambiente che lo aveva lanciato in Italia due stagioni or sono. «Non ho avuto esitazioni sin da quando il mio agente ha ricevuto la prima chiamata da Varese: qui mi sono trovato benissimo, e le sensazioni provate al mio ritorno sono ottime perché in questa città e in questo ambiente sono perfettamente a mio agio. Ho voluto tornare per questo motivo, e anche per tornare a giocare con alcuni compagni dell'esperienza di due anni fa». Evidente il riferimento a Eric Maynor, colui che meglio di tutti ha saputo esaltare le doti atletiche di "Air Congo" nella fase finale del 2014-15: «Eric è uno dei playmaker più forti in circolazione, con lui ho un grandissimo feeling perché la sua qualità principale è quella di saper esaltare le caratteristiche di ogni compagno, mettendo tutti in condizioni perfette per segnare e scegliendo i ritmi del gioco con grande maestria. Lo avevo sentito al momento della sua firma a Varese, e scherzando gli avevo detto: "Tu sei tornato, ora tocca a me". Poi in realtà è successo davvero...».

Rispetto alla stagione 2014-15, quando Eyenga arrivò in corsa per allungare le rotazioni in coincidenza con l'infortunio di Kangur, nell'Openjobmetis 2016-17 l'ala congolese avrà maggiori responsabilità realizzati ve, ma il compito non lo spaventa: «Sono consapevole di ricoprire un ruolo importante nel roster, ho parlato con coach Moretti che conoscevo già da avversario nelle ultime due stagioni, ma che ho avuto modo di apprezzare in queste settimane. La sfida che mi aspetta quest'anno non sarà soltanto quella offensiva ma tengo particolarmente alla possibilità di essere decisivo in difesa adattandomi a marcare più ruoli».

Grandi stimoli per Eyenga anche in vista dell'avventura internazionale già affrontata lo scorso anno con Sassari tra Eurolega ed Eurocup: «La possibilità di disputare due partite alla settimana è particolarmente importante per un giocatore, perché permette di guardare sempre avanti e trovare nuovi stimoli senza magari pensare troppo ad una eventuale sconfitta. Per me sarà un motivo di orgoglio vestire la maglia di Varese in Europa: conosco la tradizione e la storia di questa società, faremo di tutto per superare il turno contro il Benfica e garantirgli la vetrina internazionale che merita».

L'ala congolese, che oggi tornerà in gruppo dopo un paio di giorni di stop per il lieve infortunio alla caviglia della finale del "Trofeo dei Consorzi", sottolinea infine l'ottimo feeling sbocciato con coach Moretti: «Conoscevo Paolo per averlo affrontato da avversario nelle ultime due stagioni prima a Pistoia e poi a Varese. Mi piace molto il suo approccio in allenamento e apprezzo la sua capacità di mettere i giocatori in condizione di sfruttare al massimo il loro talento nel contesto del gioco di squadra; con lui abbiamo parlato molto, mi ha chiesto di essere aggressivo in attacco e dare il massimo in difesa. Con i compagni c'è già un'ottima chimica, cosa non scontata a questo punto della stagione, e sono certo che potrà solo migliorare col tempo».

Giuseppe Sciascia


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