
Gruzzoletto o scherzetto? Il comunicato della Pelligra Italia Holding inviato lunedì sera dagli investitori australiani interessati a entrare nella Pallacanestro Varese non ha sbloccato la situazione e, anzi, potrebbe averla affossata definitivamente.
L’assemblea dei soci biancorossi, che si è tenuta questa mattina (martedì 31) come previsto, ha preso atto che il denaro promesso dal gruppo Pelligra non è stato versato entro la data odierna al di là dei proclami. Una condizione ritenuta necessaria e non derogabile per il prosieguo della trattativa: la data del 31 ottobre infatti era quella in cui doveva arrivare una prima tranche da un milione di euro che avrebbe permesso di conferire agli australiani una prima parte di quote.
E ai soci biancorossi non è bastato leggere nel comunicato la promessa di completare le operazioni entro il 31 dicembre (che è la data prevista per ricevere la seconda tranche, anch’essa da un milione). E così l’assemblea a cui hanno preso parte i tre soci (Luis Scola, Alberto Castelli per il consorzio “Varese nel Cuore” e Umberto Argieri per “Il basket siamo noi”) e i consiglieri di amministrazione della Pallacanestro Varese (Toto Bulgheroni, Gianpaolo Perego e Mario Vernazza) hanno registrato il mancato arrivo dei soldi e si sono presi qualche giorno per decidere la strategia futura.
Non è ancora un “no” definitivo a Pelligra anche perché potrebbero almeno arrivare i 150mila euro previsti sotto forma di sponsorizzazione (se fosse una bufala anche quella, la sbarra si abbasserebbe del tutto). Ma se anche i rapporti dovessero riallacciarsi su questo fronte, l’iter dovrà ripartire con una nuova road map (anche perché quella sfumata oggi era stata concordata e controfirmata dalla due parti) e la cosa non è certamente piaciuta a tutto l’ambiente biancorosso. Indispettito anche dall’uscita non concordata del comunicato di ieri sera.
In caso di rottura quindi la società si ritroverebbe a dover ripensare l’intero assetto: la volontà chiara è di far affiancare un socio forte a Luis Scola per dare ulteriore solidità al club. Non si esclude che “el General” abbia nel frattempo iniziato a esplorare altre strade come avvenuto per la denominazione del palazzetto e l’abbinamento di coppa, due questioni che erano state inizialmente “dedicate” ai Pelligra e che invece hanno preso una strada differente, quella di Itelyum. Tra pochi giorni o tra poche ore, la rotta sarà tracciata: la volontà unanime dell’assemblea è quella di ridurre al minimo la situazione di empasse.
Damiano Franzetti
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