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Josh Mayo ha detto «sì» Varese ha il suo playmaker


simon89

Josh Mayo sarà con ogni probabilità il play titolare dell'Openjobmetis. Fumata bianca ormai imminente al termine di un lungo corteggiamento durato una ventina di giorni: la prima scelta di Attilio Caja nel ruolo chiave di playmaker avrebbe accettato la proposta di Varese, ed è pronto a siglare l'accordo biennale concordato a parole, che le parti stanno mettendo a punto nella notte italiana.

A meno di sorprese dell'ultimissima ora, il 32enne giocatore nativo dell'Indiana sarà il leader della squadra biancorossa per le prossime due stagioni. Dopo tre playoff consecutivi raggiunti con la maglia del Telekom Bonn (due settimi ed un quinto posto in Germania tra il 2016 e il 2019), Mayo è pronto a sposare la causa di Varese dove arriverà con moglie e due figli.

Un investimento importante su un giocatore che nelle idee di Artiglio avrà le chiavi del gioco in mano: Mayo è elemento che può segnare (14,5 punti nell'ultima stagione a Bonn) ma anche creare per i compagni (3,4 assist di media), ed ha una gittata molto profonda dall'arco dove è stato il migliore della Bundesliga tedesca nelle percentuali da 3 punti (49,3% su 6,6 tentativi a partita).

Un upgrade notevole in regia rispetto a Ronnie Moore - tanto diligente quanto offensivamente improduttivo - per un giocatore già inseguito 12 mesi fa ma subito fuori mercato per l'offerta di rinnovo da parte di Bonn non raggiungibile per l'OJM. Ora le economie di scala messe a punto dal club di piazza Monte Grappa con gli arrivi di Peak e Simmons hanno consentito di poter accantonare un mini tesoretto da allocare sugli altri tre ruoli mancanti del quintetto.

Mayo è una scelta da usato sicuro che garantisce qualità offensive ma soprattutto capacità di dirigere la squadra col piglio e l'autorità di un generale del parquet: «Ottimo giocatore di pick and roll molto pericoloso nel tiro da 3 punti ma soprattutto un leader che potrà garantirci esperienza e personalità- spiega il g.m. Andrea Conti - Josh dovrà essere la nostra guida, ci aspettiamo possa essere l'elemento cardine della squadra per dare l'impronta in termini di leadership».

La scelta di un giocatore come Mayo, che ha una taglia fisica non propriamente erculea ed ama principalmente far leva sul tiro dall'arco (quasi il triplo delle conclusioni da 3 punti rispetto a quelle da 2 nell'ultima annata a Bonn), spingerà l'OJM sulla scelta di una guardia con spiccate doti da penetratore in grado di attaccale il ferro. Al momento non pare decollare l'ipotesi Josh Bostic che ha preso tempo per guardarsi attorno, con un veterano come Mayo a dare sicurezza in regia c'è più margine per investire su un emergente.

Nel radar bian-corosso era entrato Allerik Freeman, scoperto da avversario in FIBA Cup con la maglia dell' Alba Fehervar (17,7 punti e 4,0 assist di media nella competizione europea), ma per ora i costi sono proibitivi per un giocatore messo nell'elenco più come cambio degli esterni che come guardia titolare. Al momento però l'attenzione dell'OJM si concentra principalmente sulla scelta del cambio del pivot italiano - con Bruttini che sfoglia la margherita il club valuta alternative - e dell' ala forte titolare.

Giuseppe Sciascia


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