Non sarà stato uno spettacolo cestistico da esteti, ma a Masnago la serata non è stata certo noiosa. La Itelyum torna alla vittoria in Fiba Europe Cup battendo di 26 punti i georgiani di Tbilisi (109-83) ma anche un match dal divario così elevato val la pena di essere raccontato per la serie di alti, altissimi, bassi e bassissimi attraversati dalla formazione di Bialaszewski, pur con una serie di alibi per spiegare i momenti “no”.
Iniziamo a dire che la vittoria non è mai stata in dubbio perché il 15-2 iniziale è stato sufficiente a indirizzare i due punti verso le tasche biancorosse. Nel primo tempo il dominio della Itelyum è stato debordante e i 71 punti messi a segno in 20′ con il 60% da 3 e il 79% da 2. Cifre mostruose, brava Varese, ma TSU in totale bambola prolungata. Nel mentre un accenno di rissa causava i primi tre falli tecnici di una partita che ha visto un totale di 7 “sanzioni gravi” distribuite da un arbitraggio che a tratti ha rasentato il ridicolo.
I tre in grigio (tra l’altro fischietti di Turchia, Spagna e Serbia: terre di basket) si sono fatti prendere in giro per tutta la partita da Jintcharadze a cui hanno abbonato un paio di antisportivi, togliendone pure uno con prova TV. In un clima a tratti surreale, vuoi per il punteggio vuoi per certi comportamenti, vuoi per un pubblico che a un certo punto ha perso la pazienza, a farne le spese è stato Cauley-Stein espulso per somma di tecnici nell’intervallo.
Senza il pivottone (che aveva iniziato bene) e in un clima a tratti da far-west, Varese si è disunita e ha attraversato un terzo periodo da tregenda, con 31 punti sul groppone metà dei quali arrivati da soluzioni facili da parte dei georgiani, bravi a sfruttare i soliti isolamenti in post basso. Prima di arrivare allo psicodramma (da +39 a +18) poi, la Itelyum è riuscita a raddrizzarsi anche appoggiandosi ai giovani Librizzi e Assui oltre che a Shahid e a un Wolde punto nell’orgoglio dopo gli screzi con Jintcharadze. Alla fine il +26 mette la giusta luce tra le due squadre anche in vista di una partita di ritorno che potrebbe risultare decisiva per il passaggio del turno.
Varese incassa dunque una vittoria (a differenza dei bonifici dall’Australia ancora… in viaggio) che potrebbe dare un minimo di morale in vista della partita di domenica, in casa con Sassari. Un vero crocevia per il campionato, che non va assolutamente fallito.
PALLA A DUE
Oltre 1.700 spettatori a Masnago con buona rappresentanza degli studenti impegnati nella Varese School Cup organizzata da Il Basket Siamo Noi. In campo la formazione di Bialaszewski è la solita e anche l’organico è lo stesso nel senso che Ulaneo resta fuori dal referto, speriamo per l’ultima volta. Il TSU si presenta senza il playmaker americano Boykin che non aveva sfigurato nelle prime partite.
LA PARTITA
Q1 – L’unico vantaggio ospite arriva sullo 0-2 di Jintcharadze, poi Varese piazza subito un 15-0 in cui tutti trovano gloria. Moretti è il primo a scaldarsi ma i compagni lo seguono anche perché il TSU sbaglia di tutto in attacco. Buona la presenza di Cauley-Stein nelle due aree. Il primo tempo è già una sentenza, 37-18, anche se animata da un accenno di zuffa tra Jintcharadze e Librizzi con Cauley-Stein che interviene e prende tecnico al pari di due georgiani.
Q2 – La sinfonia biancorossa, alternata alla catastrofe cestistica georgiana, procede spedita nella seconda parte del match: Varese non sbaglia quasi mai al tiro (23-34 totali), doppia quota 50 al 15′, brucia quota 60 e conclude sul 71-33 con tanti applausi dei giovani tifosi presenti. A periodo finito e subito dopo il suo terzo fallo, arriva però il secondo tecnico a Cauley-Stein che fa scattare immediatamente l’espulsione del pivot americano.
Q3 – Il rientro è tremendo: in mezzo quarto Tbilisi fa segnare un parziale di 18-6 sfruttando la vena dei vari Tsintsadze e Vujovic con Varese a tratti incapace di passarsi la palla. L’assenza di “Trill” in area toglie anche certezze a rimbalzo e qualche brivido inizia a correre sulla schiena dei tifosi di Varese anche se sul finire del quarto arriva una scossa. La danno gli arbitri che sorvolano sulle porcate di Jintcharadze: Wolde si infuria e reagisce sul campo ritrovando energia per sé e per i compagni che chiudono 88-64 la frazione. In campo anche Assui che non sfigura in difesa mettendo chili in area.
IL FINALE
A schemi saltati e senza la reale possibilità di ribaltare il risultato, l’ultimo quarto è piuttosto garibaldino e Varese rimette a posto le cose vincendo (di poco) il tempino e trovando buone giocate da McDermott e Brown. Il tempo di vedere Librizzi uscire per falli prima di Jintcharadze (beccato a ripetizione dal pubblico) e di applaudire 3 o 4 giocate eccellenti di Shahid che si prende la scena e trascina la Itelyum al 109-83.
Damiano Franzetti
Recommended Comments
There are no comments to display.
Create an account or sign in to comment
You need to be a member in order to leave a comment
Create an account
Sign up for a new account in our community. It's easy!
Register a new accountSign in
Already have an account? Sign in here.
Sign In Now