Primo impatto col pianeta Varese per Tyler Larson. Il nuovo straniero della Pallacanestro Varese ha vissuto una giornata piena, tra le visite mediche di rito e il lavoro mattutino nel “5 contro 0” per imparare gli schemi della sua nuova squadra. Nel pomeriggio al PalA2A la guardia statunitense si è allenata con i nuovi compagni: per ora tanto apprendimento, sia per il sistema corale che per le caratteristiche individuali degli atleti con cui farà gruppo per le ultime 14 partite del 2017-18.
«Per ora lo abbiamo visto molto disponibile nell’esecuzione dei giochi e nell’annusare i compagni per iniziare a conoscerli - spiega Attilio Caja al termine della seduta - Il ragazzo è parso molto disponibile, ascolta ed è motivato; sul piano tecnico dobbiamo vederlo con qualche allenamento in più per capire esattamente cosa potrà darci. Di sicuro è sembrato ben sintonizzato per adeguarsi il più rapidamente possibile alla nostra lunghezza d’onda».
Dunque un approccio in punta di piedi dal punto di vista tecnico, come si conviene comunque ad un giocatore che avendo la palla in mano deve prima di tutto capire come coinvolgere al meglio i compagni.
Sensazioni positive soprattutto sul piano umano, col primo impatto che ha evidenziato la normalità di un ragazzo tranquillo e attento soprattutto ad ambientarsi dentro e fuori dal campo per giocarsi al meglio le chance di quella che considera una grande occasione sul piano professionale.
Di sicuro la condizione è buona, visto che Larson aveva interrotto gli allenamenti con Liegi soltanto giovedì scorso, quando di fatto l’accordo con Varese era stato trovato in attesa di sistemare la questione con il suo precedente club.
L’atleta statunitense sarà regolarmente tesserato entro sabato e lunedì debutterà con i biancorossi vestendo il “suo” numero 55 (scelto in onore della nonna del suo migliore amico negli Stati Uniti, che guarì da un cancro proprio a quell’età) che aveva indossato alla South Dakota University - stesso college di Tyler Cain, ma i due saranno compagni di squadra per la prima volta a Varese - e poi lo scorso anno in Lettonia ai Barons Riga.
Giuseppe Sciascia
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