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Mancano soltanto i dettagli, lannuzzi è pronto per l'OJM


simon89

Antonio lannuzzi sarà l'ottavo giocatore dell'Openjobmetis. L'ufficialità della firma ancora non c'è, visto che per l'annuncio da parte del club di piazza Monte Grappa mancano alcuni dettagli, sia nella parte che coinvolge la chiusura del rapporto tra Torino e il centro avellinese, sia in quella del contratto annuale con il nuovo club. Ma la concorrenza sul lungo del 1991 è progressivamente uscita di scena. Un corteggiamento lungo più di due mesi si sta giorno dopo giorno avvicinando alla fumata bianca. E anche se in mancanza di sigle sui documenti ufficiali il mercato lascia sempre quel piccolo margine di imprevisto, sembrano improbabili sorprese dell'ultima ora.

Se tutto andrà come deve andare, entro fine settimana arriverà la sospirata firma e il club di piazza Monte Grappa avrà completato il parco italiani con un giocatore che sotto le Prealpi proverà a rientrare nel giro della Nazionale (una presenza a novembre 2017 dopo l'ottimo impatto con la serie A all'esordio nel 2016/17 a Capo d'Orlando, chiuso a 8,7 punti e 4,2 rimbalzi in 21,2 minuti). Una scelta fortemente voluta da Attilio Caja, deciso a puntare sulle indiscusse qualità tecniche del lungo del 1991, già allenato dal tecnico pavese nella Nazionale Sperimentale e concupito già tre anni fa assieme a Michele Vitali prima della decisione della società di non confermarlo dopo la prima impresa salvezza.

Nelle gerarchie di Caja il pivot nativo di Avellino sarà il primo cambio dei lunghi, con uno spread ipotizzabile dai 15 ai 20 minuti. L'arrivo di lannuzzi rappresenta comunque un upgrade importante per la profondità della panchina biancorossa: nel finale del 2017/18 il cambio di Tyler Cain era Mario Delas, che non ha certo lasciato ricordi indelebili dopo la partenza di Norvel Pelle (numericamente più performante rispetto al croato; con lui però Varese ha totalizzato 8 vittorie su 19 partite; col centro del 1990 invece 8 vittorie su 14 gare compreso lo 0-3 contro Brescia nei playoff). Una volta messa nero su bianco la firma del lungo ex Capo d'Orlando, che ritroverà Dominique Archie nella sua nuova incarnazione in biancorosso, l'attenzione si sposterà sui due tasselli mancanti: operazioni già in pieno svolgimento per la scelta dell'ala piccola titolare, ruolo nel quale comunque c'è ampia disponibilità dei profili richiesti da Attilio Caja nel comparto "usato sicuro".

Varese non ha certo risorse infinite per l'ultimo tassello dello starting five, ma è decisa ad utilizzare cum grano salis il suo tesoretto: nessuno della decina di giocatori dal gradimento più o meno simile nella gerarchia di Artiglio è al momento disposto ad accettare al volo la proposta biancorossa. Ma i prezzi a poco a poco calano: quel che una settimana fa era totalmente fuori portata, oggi è ancora troppo caro ma è meno irraggiungibile. Dopo la metà di luglio potrebbero spuntare occasioni interessanti tra chi si dimostrerà disposto a sposare la causa dell'Openjobmetis.

Giuseppe Sciascia 


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