
L’Openjobmetis sceglie il momento giusto per festeggiare la prima vittoria stagionale. Lo zero su sei in precampionato non vale per la classifica, l’esordio in campionato con colpaccio invece sì. Terzo raid in tre anni al PalaSerradimigni per i biancorossi, che cancellano i tremori del precampionato con una scintillante prova balistica da 16/31 da 3. Anche senza Nate Renfro, la diga varesina regge quanto basta per disinnescare Rashawn Thomas (bravissimo Assui nel primo tempo, poi tanti aiuti e raddoppi per fermare il bomber della Dinamo).
ALTI E BASSI
Alti e bassi modello ottovolante sprecando in un amen il più 15 del 14’ e il più 7 del 31’; ma quando conta emerge il talento poliedrico di Olivier Nkamhoua, attaccante sopraffino da 12/19 dal campo e le giocate chiave per rimonta del terzo quarto ed affondo decisivo nel finale. Insieme ad Allerik Freeman, ancora non al top ma capace di distillare classe nel finale; con tantissimo Davide Alviti prima in attacco (15 nel primo quarto!) e poi a tutto campo ci si può permettere anche un Moody a lungo fuori partita (ma importante nel finale). Non è un Picasso, ma sono due punti ghiottissimi che permettono di guardare senza tremori ad un ciclo di partite durissime ad iniziare dal derby di sabato 11 ottobre con Milano.
PARTENZA MOLLE
Troppa permissività difensiva in avvio (13-10 al 4’), poi però la retroguardia chiude meglio il pitturato e un Alviti caldo come una stufa spara a raffica in un primo quarto chiuso a quota 15. Varese vira al comando sul 24-27 della prima sirena, poi tocca a capitan Librizzi scaldare la mano: raffica dal perimetro che lancia la fuga Ojm fra ritmo e triple. Tanta solidità da Nkamhoua e qualche fiammata di Freeman per il massimo vantaggio sul 31-46 del 15’; poi un tecnico alla panchina sarda cambia un poco il metro arbitrale, e i 3 falli di Assui tolgono ai biancorossi un pilastro difensivo. Così Varese va al riposo “solo” sul 49-54 del 20’ con un 9/18 da 3 decisamente sontuoso, ma l’avvio del terzo quarto è da dimenticare con Moody che deraglia in regia.
RIPARTENZA DA INCUBO
Parziale di 12-2 firmato da Johnson capitalizzando un antisportivo da 5 punti di Moore (61-56 al 23’); però Varese non deraglia riannodando i fili del gioco quando torna Librizzi in regia. E soprattutto quando sale di colpi Olivier Nkamhoua: giocate interne del finlandese e punti importanti di Moore per ricucire (69-69 al 26’) e sorpassare nel finale del terzo quarto chiuso con 28 punti a referto. Una tripla di Alviti vale il più 7 in avvio dell’ultima frazione, ma la continuità non appartiene (ancora) all’OJM: sbavature difensive e forzature offensive punite dal controbreak Dinamo (89-87 al 34’). Ma la macchina delle triple si riaccende nel momento giusto: schiacciata adrenalinica di Moody e doppietta dall’arco Freeman-Nkamhoua per il 95-100 del 38’. Varese regge sui cambi nonostante il quinto fallo del suo play, e il finlandese segna un canestro da ballerino per il più 7 a 75 secondi dal termine. Una persaccia di Alviti tiene aperto tutto (98-102 a meno 38”); tre liberi di Freeman tengono le distanze, Beliauskas segna il meno 3 con soli 5” sul cronometro.
Giuseppe Sciascia
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