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OJM, servono più risorse per garantire la continuità


simon89

Più risorse per garantire una continuità indispensabile per evitare la necessità di un altro miracolo. L'Openjobmetis ha chiuso col sorriso sulle labbra un 2017/18 al di là di ogni aspettativa, ma ripetersi in zona playoff col tredicesimo monte stipendi della serie A della stagione attuale richiederebbe il bis di una serie di congiunzioni astrali favorevoli tra il lavoro encomiabile dell'asse portante Caja-Coldebella-Bulgheroni e le cattive scelte di chi ha speso (molto) di più per ottenere (molto) di meno.

Se il modello da seguire è quello della Germani Brescia 2017/18 con la conferma di coach e 4 titolari più volte indicato da Artiglio come quello da seguire, i rinnovi dei fratelli Vitali più Landry e Moss sono arrivati anche in funzione di un poderoso incremento (nell'ordine dei 650mila euro) della raccolta da sponsor da parte della squadra che ha appena eliminato Varese. Oggi società e ambiente sognano di rivedere in maglia OJM il maggior numero possibile di cardini dell'annata conclusa mercoledì tra gli applausi scroscianti del PalA2A. Ma ambizioni e danari - le une strettamente legate agli altri - faranno la differenza tra una Varese capace di blindare i pezzi pregiati e una costretta a battere nuovamente il sottobosco del mercato italiano ed europeo in cerca di altri giocatori affamati e disposti a sposare la cultura del lavoro cara a Caja.

Al di là del trio italiano Tambone-Natali-Ferrero, oggi l'unico titolare che ha prospettive di permanenza vicine al 100 per cento è Tyler Cain. Probabilmente l'elemento meno sostituibile per dare continuità al sistema Artiglio - in particolare quello difensivo - ma anche quello meno visibile sul piano statistico, a differenza di Aleksa Avramovic e Stan Okoye. Il mancino serbo si è guadagnato ampiamente i galloni da titolare con l'ultimo mese e mezzo a quasi 20 punti di media; ma il suo mix di talento offensivo e voglia di emergere potrebbe far gola a qualche grosso club (in Italia o all'estero) interessata a scommettere sul suo potenziale dietro un buyout prefissato a 50mila euro. L'ala nigeriana, calato nei playoff dopo una regalar season da MVP biancorosso (e terzo in serie A...), vuole esplorare il mercato spagnolo (dove il passaporto gli vale ancora uno status vantaggioso) al di là del sogno NBA espresso su queste colonne attraverso una Summer League. Poi c'è il discorso Vene, chiave tecnica del ritorno da prima della classe: l'estone e Cain sono coppia affidabile e ben affiatata, ma per confermarlo non si può prescindere dalla vetrina intemazionale che l'ex Zalgiris (e lo stesso Avramovic) considerano pregiudizievole per affrontare discorsi futuri in salsa biancorossa.

Per questo budget e relative ambizioni - con Europa o senza - sono la priorità da definire per verificare se la continuità del roster sarà effettivamente praticabile in funzione delle risorse. Poi toccherà alla troika formata da Caja, Coldebella e Bulgheroni operare di conseguenza sul mercato partendo dalla scelta del miglior italiano disponibile in qualsiasi ruolo da aggiungere per necessità nell'ottica del roster con uno straniero in meno per le nuove regole di eleggibilità della serie A 2018/19.

Giuseppe Sciascia 


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