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Openjobmetis, la notte dei rimpianti. Trento ringrazia e vince 90-80


simon89

È forse la peggior Openjometis della stagione, o almeno la più deludente, quella che perde a Trento contro una diretta rivale di classifica (90-80) inaugurando tra troppi colpi di tosse il girone di ritorno. Per i biancorossi è la partita dei rimpianti: quello di essere entrati sul parquet con poco mordente, quello della marea di tiri liberi sbagliati (ben 13 sul ferro), quello dei palloni importanti gettati al vento anche nell’ultimo quarto, quando la Dolomiti Energia si è presa paura con Varese tornata a -5, incapace però – per errori propri – di arrivare al riaggancio.

Una spinta plateale di Owens, un tiro fallito da sotto da Brown, l’ennesimo 0/2 ai liberi di Caruso, la forzatura di Johnson e via dicendo. L’elenco delle occasioni perse è lunghissimo mentre dalla parte opposta l’Aquila del volpone Molin gioca una partita lineare, attenta e per certi versi chirurgica. Nella sfida tra il miglior attacco (Varese) e la seconda miglior difesa, i trentini sfruttano le difficoltà della retroguardia biancorossa per segnare 90 punti, tenendo al contrario gli ospiti a bada, con percentuali sporcate e tante palle perse (15).

Ci pensa poi Crawford, alterno ma certamente di talento, a far saltare il banco dall’arco guidando la Dolomiti al successo contro una Varese che – lo ripetiamo – non è quella solita. A partire da Ross: il play gonfia il tabellino e prova l’iniziativa ma sbaglia anche canestri banali e alla lunga accentra troppo il gioco, non sfruttando dalla lunetta quel che di buono (i falli subiti) guadagna con le sue accelerazioni. Con il leader d’attacco troppo alterno, pure Brown fatica a carburare così come Caruso; meglio, ma a sprazzi invece Johnson e a poco servono le prove solide di Reyes – davvero tirato a lucido dopo l’infortunio – e di Owens che tutto sommato produce una buona prova e rende a rimbalzo (12).

Uno dei fondamentali in cui però Varese torna a soffrire: dopo aver battuto Brindisi e Napoli, sotto i tabelloni i biancorossi vanno in difficoltà e proprio sui troppi “secondi tiri” concessi a Trento c’è una delle chiavi del KO. Basti pensare alla carambola lunga, con Varese sotto di 5, regalata da un Brown troppo pigro e senza tagliafuori: pallone poi trasformato in canestro dalla Dolomiti che anche in quella occasione ha preso la rincorsa verso la vittoria.

Peccato, perché il calendario della Openjobmetis da qui alle Finali di Coppa è durissimo e perché anche le grandi continuano a lasciare punti in classifica contro le squadre di pari livello dei biancorossi rendendo la classifica sempre molto corta. Un quadro in cui due punti in trasferta avrebbero fatto comodo: vedremo se Ferrero e soci riusciranno a riprenderli sabato prossimo contro Brescia.

PALLA A DUE

Varese al completo e quintetto classico per Matt Brase che al solito mette Wolde tra i suoi pretoriani Brown e Johnson lasciando Reyes nel secondo quintetto per sfruttare il suo cambio di passo. Molin va con l’accoppiata azzurra in guardia (Spagnolo e Flaccadori), usa Crawford di riserva e mette Atkins contro Owens. Spalti piuttosto vuoti alla BLM Group Arena dove spiccano diversi tifosi biancorossi.

LA PARTITA

Q1 – L’avvio di gara è migliore per Varese ma la spinta si ferma subito, sui primi errori dall’arco e dalla lunetta. Trento prende coraggio quando il pivot Atkins (16% da 3 fino a oggi) infila due triple e crea il 10-0 di parziale con cui i bianconeri vanno a comandare saldamente. Ross naufraga più volte e senza le magie del suo play la OJM resta impantanata in attacco. Una tripla di Brown dà un minimo di vigore ma al 10′ è 28-16.

Q2 – La Dolomiti ricomincia con un canestro ma per lo meno l’attacco Openjobmetis inizia a risvegliarsi (tripla De Nicolao). Dove però Trento continua a trovare vantaggio è a rimbalzo d’attacco: Grazulis e Lockett ringraziano e tengono avanti l’Aquila. Ross comincia a dribblare, va in lunetta con alterne fortune ma almeno permette a Varese di restare in scia nonostante un paio di fischi assassini firmati Paternicò (Owens colpito al volto: gioco fermo e rimessa. Canestro di Reyes: fallo in attacco in giusto perché Forray si muove). La OJM risale sino al -8 (49-41) ma Justin attacca male l’ultimo possesso e all’intervallo è 51-41.

Q3 – La terza frazione è a elastico con Trento sempre ben attenta a non scendere sotto la doppia cifra di vantaggio. Ross da una parte ci prova, dall’altra è condizionante per i compagni e così Varese non riesce a ricucire anche perché Spagnolo ritrova le misure del canestro. E sì che basterebbe poco: la OJM risale con Johnson ma non tiene la posizione a sul finale di periodo la Dolomiti sembra dilagare, sfiorando il massimo vantaggio (74-60).

IL FINALE

Varese qualche volta ha concesso rimonte con questo divario e stavolta prova a essere protagonista nell’altro senso. Johnson segna tre liberi, Owens e Reyes pungono e si torna a -10 ma la lunetta continua a riservare intoppi. Brown, addirittura, spreca il libero del tecnico a Atkins innervositosi di colpo e autore poco dopo del quarto fallo. Ma quando Varese è a 2-3 tiri dal riaggancio non ne combina una giusta: Brown sbaglia un contropiede, Owens spinge a due mani Forray davanti all’arbitro e via discorrendo. Sussulto di Johnson, Trento trema ma Brown dorme sul tagliafuori e Crawford ringrazia: sul nuovo +10 la partita è finita e la sirena arriva sul 90-80.

Damiano Franzetti


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