
L'Openjobmetis va in cerca della svolta sul parquet di Capo d'Orlando. Stasera alle 17.15 (diretta TV su Telesettelaghi) la compagine di Paolo Moretti sarà ospite della rivelazione Betaland in un match dai risvolti delicati vista la perdurante crisi (8 sconfitte nelle ultime 9 partite, 3 delle ultime 4 in campionato) delle ultime 4 settimane. Varese chiede nuovamente risposte alle attuali risorse interne in attesa di concretizzare la svolta sul fronte mercato: l'operazione Dominique Johnson passa ancora attraverso un accordo a tre che per favorire il suo approdo in maglia biancorossa dovrà comprendere anche il suo attuale club Alba Berlino. Ma al PalaFantozzi andrà in campo la stessa squadra sconfitta in casa da Brescia e crollata nuovamente sotto il peso dei suoi limiti tecnici e mentali ad Usak, nella versione attuale senza l'infortunato Campani e col solo Kangur (comunque recuperato dopo il lieve problema alla schiena di martedì) nello spot di ala forte.
Come trovare le chiavi di innesco per una Openjobmetis che nelle ultime uscite ha messo in scena sempre il medesimo copione, mostrando però una versione sempre più sfocata di sé stessa con l'incedere delle sconfitte? Moretti ha puntato sul tasto dell'orgoglio e della mentalità per provare a scuotere un gruppo parso in difficoltà anche sul piano psicologico: dalla trasferta siciliana ci si aspettano prima di tutto risposte caratteriali per rigenerare la squadra in vista delle importantissime sfide casalinghe contro Oldenburg e Cantù. Qualunque sia l'esito del rush finale nell'operazione Dominique Johnson, l'aiuto esterno attraverso il mercato non basterà da solo a riaccendere il motore "grippato" dell'Openjobmetis. Serve uno sforzo congiunto tra staff tecnico, squadra, ambiente e società per trovare le risorse necessarie ad uscire dalla crisi; sotto questo profilo la sfida contro un'avversaria annunciata in salute tecnica e psicologica come la Betaland è significativo per capire se il gruppo possiede ancora sufficiente forza mentale per replicare la convincente prova di due settimane fa a Pesaro.
La formazione di Gennaro Di Carlo è un "case history" di successo nel far fruttare risorse economiche limitate attraverso uno scouting "alternativo" all'americanologia dilagante. Con due soli extracomunitari rodati (il veterano Diener e il cavallo di ritorno Archie) e un mix intrigante di scoperte (su tutti il talentuoso play italo-uruguagio Fitipaldo e il centro Iannuzzi, pescato in A2 a Omegna) e giocatori da rilanciare come il serbo Tepic e il croato Delas, la Betaland ha costruito un sistema dall'identità forte che punta sulla tecnica e sulla conoscenza del gioco a scapito dell'atletismo. La versione attuale dell'Openjobmetis potrebbe accoppiarsi bene contro un'avversaria senza incursori esplosivi né stopper "iperaggressivi" sul perimetro. D'altro canto però il ricordo dell'amichevole precampionato del 22 settembre (vittoria 91-86 della Betaland con 13 triple messe a segno) è ben chiaro nella testa di Paolo Moretti, che ha spiegato chiaramente ai suoi la necessità giocare una partita di grande accortezza sui due lati del campo. Capo d'Orlando è una squadra votata alla circolazione di palla e all'attacco corale che si esalta soprattutto in casa: al PalaFantozzi è uscita indenne solo Milano. Per sognare l'impresa servirà la Varese fluida e concentrata di Pesaro, altrimenti il rischio concreto è quello di un altro naufragio...
Giuseppe Sciascia
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