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Openjobmetis vicina al bersaglio: lotta 40′ ma cede di misura a Brescia


simon89

Bersaglio mancato, di poco, di pochissimo. In volata. La Openjobmetis non riesce a muovere la classifica nonostante una prova, finalmente, maiuscola anche contro una squadra in forma, solida e… prima in classifica. Brescia passa a Masnago dopo due ore di una battaglia in cui i biancorossi si sono arresi solo al suono della sirena, trascinati dal loro fuoriclasse – un Nico Mannion da 37 punti – ma battuti da una Germani implacabile in lunetta e totalmente dominante a rimbalzo.

Proprio sotto canestro, alla fine, si decide la contesa: i 19 rimbalzi d’attacco concessi alla Germani sono un’enormità (Varese ne ha colti 22 in tutto, a 48), e proprio su quei secondi e terzi tiri la squadra di Magro ha trovato il grimaldello per guadagnare i punticini con cui prendere in testa la volata finale e completare l’opera. Nonostante una Openjobmetis aggrappata con le unghie e con i denti al punteggio, agli avversari, alla speranza.

Stavolta, almeno, si è vista una Varese differente (in meglio). Il cammino intravisto a Tortona e mostrato mercoledì con il Bahcesehir è proseguito anche contro un’avversaria molto più lunga e strutturata: la squadra ha lavorato meglio in difesa, ha ben costruito (non sempre ma spesso) tiri sul perimetro ad alta percentuale, cesellato la presenza in area dove però, quando la OJM ha messo piede, ha trovato ottime percentuali (15/23 da 2). Certo, la scelta principale è stata il tiro pesante (ben 34 tentativi ma pure il 44% di realizzazione) ma del resto sfidare Bilan e compagnia cantante dentro al pitturato era un rischio troppo grosso.

Detto questo, si poteva ovviamente fare meglio magari trovando contromisure al pivottone-centroboa croato (che oltre a segnare ha distribuito benissimo la palla: 11 assist) ed evitare le sbavature, come quella palla persa da Moretti su un’azione di potenziale controsorpasso. E poi, lo ripetiamo, i rimbalzi con Spencer lasciato troppo solo nel triplo ruolo di marcatore su Bilan, raddoppiatore sui penetratori e unico rimbalzista vero. L’assenza di Ulaneo si è fatta sentire (Okeke al momento non può contribuire…) così come l’inconsistenza di Gilmore che non ha dato alcun contributo in questo senso. Facendo dubitare della scelta.

In attacco Varese è stata sostenuta da un Mannion clamoroso, perché i 37 punti messi a segno sono stati frutto di scelte quasi sempre ottime, di mano fatata e di capacità di sfidare senza paura anche le scelte tattiche di Magro. Il play è stato braccato da Petrucelli, Christon, Cournooh ma ha triturato tutti (pagando – ma è logico – dazio in retroguardia) tenendo in vita un paziente che altrimenti sarebbe morto prima. Resta anche qualche dubbio su una direzione arbitrale non cattiva in generale ma che è “mancata” in qualche circostanza, su tutte un fallo su Besson lanciato a canestro (immortalato perfettamente dalla foto del nostro Simone Raso) e su un contatto dubbissimo Mannion-Bilan nel finale. Che al posto di due liberi al play si è trasformato in una palla persa risultata poi decisiva.

Incassata la sconfitta, sia ora il momento di farne tesoro: mercoledì si va a Istanbul, domenica arriva Napoli: prima o poi bisognerà raccogliere il seminato prima che lo facciano quelle dietro. Vedremo se con la GeVi degli ex sarà la volta buona, vedremo se il Bosforo si colorerà di biancorosso.

PALLA A DUE

Una sorpresa, non buona, alla consegna dei referti: nella Openjobmetis non c’è Scott Ulaneo a causa di un colpo alla testa subìto nell’allenamento del venerdì per il quale il pivot resta a riposo. Dietro Spencer quindi spazio a Okeke. Quintetto solito, per il resto, con Mannion subito preso in consegna da Petrucelli, il difensore più insidioso a disposizione di Magro. La Germani è accompagnata a Masnago da un folto numero di tifosi: settore ospite pieno e totale che – grazie anche alla gabbia – sale praticamente al massimo, 4.802.

LA PARTITA

Q1 – L’uscita dai blocchi di Varese è spaventosa (in positivo) e se al posto di Brescia ci fosse una squadra più tenera avrebbe probabilmente segnato l’intera partita. La Openjobmetis segna i primi quattro tiri da 3, scappa 14-5 e costringe subito Magro al timeout. Al rientro 5 punti di Della Valle ricuciono lo strappo ma Brown infila la quarta bomba personale. Due perse di Mannion e due assist di Bilan a Burnell riattaccano Brescia alle spalle dei padroni di casa ma il sorpasso non riesce perché il canestro di Cournooh è dopo la sirena: 22-21.

Q2 – Si riparte con Varese che resta avanti per qualche minuto (tripla di Besson) ma poi rallenta in attacco, dove segna quasi solo con i liberi di Mannion. La Germani ne approfitta con il solito Bilan e arriva al pareggio con un contropiede di Petrucelli. In campo anche Okeke a dar fiato a Spencer. La OJM però replica subito con 5′ spaziali di Nico Mannion che segna in entrata, dall’arco e dalla media toccando 20 punti all’intervallo: Moretti sigla il +6 in contropiede ma sulla sirena Christon fa 48-44 da centro area. Brescia in tutto questo perde Gabriel, portato in ospedale per controlli dopo uno sfondamento subito da Gilmore.

Q3 – Tocca a Semaj Christon alzare il volume di fuoco bresciano: i suoi canestri e una tripla di Della Valle vanificano i canestri pesanti di McDermott e Moretti e valgono il sorpasso e il successivo +3 bresciano a poco più di 4′ dalla terza sirena. Bialaszewski chiama subito timeout ma in questo frangente si conferma troppo pesante la superiorità bresciana a rimbalzo. La Germani tocca anche il +8 – massimo vantaggio – ma una tripla clamorosa di Mannion sulla sirena riduce il distacco (67-72).

IL FINALE

È ancora lunghissima, anche se il tempo inizia a correre inesorabile con Brescia che non cede il vantaggio. Besson e McDermott spingono Varese in un elastico tra i 2 e i 5 punti che però non finisce mai per impattare il punteggio. Bialaszewski perde Gilmore per falli e torna a pregare Spencer che segna con una acrobazia inusuale. Il pallone buono lo avrebbe Moretti che prende un rimbalzo sul -1 ma sbaglia il passaggio in area e sul ribaltamento Massinburg mette una bomba pesantissima. Subito dopo gli arbitri ingoiano il fischietto su un contatto Mannion-Bilan (che chiude con zero falli) e a quel punto tutto sembra compiuto però la Openjobmetis sfrutta il più possibile il fallo sistematico allungando il finale a dismisura. Il copione è: canestro (o liberi) di Mannion, fallo e liberi segnati da Brescia. Si va avanti così fino al 92-95 con Nico che carica l’ultimo tiro da 20 metri e incoccia il primo ferro. Peccato, davvero.

Damiano Franzetti


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