Nell’infinito campionario di colpi di scena accaduti negli ultimi due anni in casa Pallacanestro Varese se ne aggiunge un altro, inatteso e per certi versi allucinante, viste le tempistiche. Matt Brase potrebbe non tornare in città – qualcuno toglie anche il condizionale, noi lo lasciamo in attesa di voci ufficiali – e non essere quindi più l’allenatore della Openjobmetis.
Le notizie che rimbalzano dall’altra parte dell’Oceano – Brase è alla Summer League di Las Vegas – sono tutt’altro che incoraggianti. L’allenatore dell’Arizona era stato visto addirittura sulla panchina di Philadelphia “per dare una mano visto che un altro tecnico era ammalato” (questa la giustificazione ufficiale) e gli ultimi spifferi parlano di una rottura in atto.
Una cosa assurda se consideriamo che Brase ha avuto tempo di uscire dal contratto con Varese entro il 30 giugno, e invece è rimasto in forze alla società biancorossa che con lui aveva stava pianificando le operazioni sul mercato estero. Soprattutto, Brase avrebbe “portato in dote” la conferma di Markel Brown: i due sono molto legati e la forte guardia aveva tra le mani una proposta di ingaggio molto importante per le casse e la filosofia della società. Se il coach dicesse “no”, anche Markel rischia di sfumare.
Ma cosa avrebbe portato a questa frattura? Bisognerebbe conoscere l’opinione dei diretti interessati, ma al di là del pregresso (Brase era rimasto scottato dalla mancata partecipazione ai playoff per via della penalizzazione del caso Tepic) potrebbero esserci state divergenze su qualche richiesta o l’addio del gm italo-americano Arcieri, ma anche un atteggiamento poco collaborativo da parte dello stesso Brase.
Più probabilmente però, si tratta di scuse: alla fine della propria “ricerca”, il tecnico potrebbe avere trovato un posto da qualche parte in NBA – vedremo, nel caso, con quale qualifica – e ha scelto di scendere dalla giostra biancorossa. In maniera evidentemente e ampiamente scorretta considerando la data, la necessità di fare mercato, di organizzare il precampionato e la partecipazione ai preliminari di coppa.
Luis Scola intanto rientrerà a breve dagli USA: toccherà a lui, ancora una volta, spiegare e risolvere una situazione oltremodo complicata. Comunque dovesse concludersi.
Damiano Franzetti
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