A chiusura della seconda giornata di campagna abbonamenti (siamo a quasi 400 tessere), Stan Okoye ringrazia Varese per la sua esplosione fragorosa da scommessa ripescata in A2 a terzo miglior giocatore della serie A 2017-18. Ma chiede tempo prima di parlare del suo futuro, volendo coltivare il sogno NBA con la franchigia che lo ha invitato alla Summer League di Las Vegas a luglio (dovrebbero essere i Denver Nuggets).
Il top-scorer biancorosso tira così le somme dell’annata: «Il rammarico per le tre sconfitte in volata con Brescia non cancella la soddisfazione per una stagione bellissima e ricca di emozioni. Avremmo preferito un finale diverso, in tutte e tre le partite di playoff abbiamo condotto almeno per l’80 per cento del tempo e non siamo riusciti a raccogliere i frutti del nostro lavoro. Però il 2017/18 è da considerare positivo sotto ogni aspetto e l’entusiasmo con cui la gente di Varese ci ha salutato ne è una testimonianza tangibile».
Dodici mesi fa scelse Varese anziché Udine con un contratto più basso pur di tornare in A: col senno di poi scommessa ampiamente vinta?
«Sapevo che tornando a lavorare con Attilio Caja avrei potuto giocare in un sistema che mi era già familiare e con un allenatore che mi avrebbe aiutato molto a crescere. Il coach ha avuto molta pazienza con me, e ha sempre avuto fiducia nelle mie qualità anche quando nelle prime partite ho avuto un rendimento alterno. Questo e il supporto dei tifosi con l’atmosfera magica che hanno sempre creato al PalA2A mi hanno aiutato tantissimo».
Da 5.1 punti e 3.9 rimbalzi di tre anni fa ai 15.1 e 7.8 col 39% da 3 del 2017/18 valso il terzo posto nella graduatoria dell’Mvp della serie A: un salto di qualità enorme.
«Un grande riconoscimento per il quale, oltre al coach, devo ringraziare i miei compagni che ogni giorno mi spingevano a dare il massimo in allenamento e a progredire nell’arco della stagione. Credo di avere sfruttato al meglio le due stagioni in A2 per migliorare sul piano mentale e arrivare pronto a questa opportunità che ho provato a utilizzare al massimo delle mie possibilità».
Quali sono i suoi programmi per l’estate?
«Ho un accordo con una squadra NBA per giocare con loro la Summer League; per questo motivo non so se sarò in grado di rispondere ad una eventuale chiamata della Nigeria per le qualificazioni ai Mondiali 2019. Sarà comunque una estate con il pallone in mano, in ogni caso non prenderò decisioni relative al mio futuro prima di aver esaurito gli impegni a Las Vegas (finirà il 17 luglio, ndr). Appena uscito dal college nel 2013 avevo svolto qualche workout ma senza prospettive, stavolta mi sento più pronto e voglio giocarmi le mie carte».
Possibilità di rivederla a Varese con coach Caja?
«Questo sistema è stato perfetto per esaltare le mie qualità: essere il primo terminale dell’attacco e avere tanta fiducia dell’allenatore e dei compagni mi ha aiutato tantissimo. Vedremo se saprò adattarmi anche ad un livello più alto, ma sono stato contentissimo di questa stagione; in ogni caso non voglio prendere impegni prima di avere esplorato a fondo le mie possibilità. Il mio obiettivo è giocare al più alto livello possibile e la Nba è ovviamente il sogno di qualsiasi giocatore del mondo; Varese sarà sempre un posto speciale per me e un pezzo del mio cuore resterà sempre qui. Vedremo cosa succederà a luglio».
Giuseppe Sciascia
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