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Varese chiama Archie. È l'ala in cima alla lista


simon89

C'è Dominique Archie in cima alla lista dei sogni di Varese per il ruolo di ala forte. Il 30enne atleta di Capo d'Orlando, autore della sua miglior prestazione stagionale nel match disputato al PalA2A (26 punti con 10/13 al tiro e 8 rimbalzi in occasione della sconfitta 72-74 della sua Betaland) "rubando l'occhio" al consigliere biancorosso Toto Bulgheroni, ha ricevuto una chiamata dalla società di piazza Monte Grappa per valutarne le intenzioni per la prossima stagione.

Solo un sondaggio esplorativo o qualcosa di più concreto, ferma restando l'impossibilità nell'attuale fase embrionale del mercato di formulare offerte che preludano ad accordi definitivi in tempi rapidi? Di certo Archie ha il profilo giusto per caratteristiche tecniche ed esperienza italiana per ricoprire un ruolo da protagonista nella Varese che Attilio Caja vuole costruire attorno ad alcune "punte" dal rendimento garantito. L'ala del 1987, che nella stagione appena conclusa ha totalizzato 13,7 punti e 5,5 rimbalzi col 54% da 2 e il 42% da 3, è un elemento duttile che garantisce atletismo e qualità balistiche, interpretando al meglio il ruolo del "numero 4" moderno che si completerebbe efficacemente con due lunghi interni come Anosike o Pelle (oppure Anosike e Pelle, anche se al momento l'ipotesi di riuscire a trattenere entrambi sembra abbastanza remota).

Ora Varese sarebbe l'unico club sulle tracce di Archie oltre alla Betaland, che vorrebbe provare a confermarlo mettendo sul piatto la possibilità della partecipazione ad una coppa europea; i siciliani vorrebbero iscriversi alla Champions League passando attraverso i preliminari, dipenderà dalla scelta di Pistoia che si è piazzata davanti ai "Paladini". Però il giocatore statunitense, che Varese ha affrontato anche da avversario in Europa nel 2015-16 con la maglia di Ostenda, ha preferito rimandare qualsiasi decisione sul suo futuro alle prossime settimane. Al momento la priorità espressa da Archie è infatti quella di risolvere definitivamente il problema al ginocchio sinistro che gli aveva dato problemi durante la serie playoff contro Milano: l'atleta del 1987 era stato operato al menisco laterale a metà aprile, rientrando in gara-1 dei quarti ma accusando un nuovo infortunio che lo ha costretto a saltare il secondo e il terzo atto della serie con l'EA7.

Se ne riparlerà eventualmente più avanti, verificando la situazione e le prospettive economiche - comunque al momento non fuori portata - per un giocatore che garantirebbe un deciso salto di qualità nel ruolo più scoperto della Varese 2016-17. L'idea generale sarebbe quella di individuare prima gli elementi di garanzia del quintetto - pescando preferibilmente sul mercato dei giocatori già rodati in Italia - e poi completare il roster lavorando nel "sottobosco" del mercato dei campionati europei emergenti; la strategia generale andrà comunque adeguata ai costanti sviluppi di un mercato che Varese da affrontare in maniera "duttile e flessibile" secondo le indicazioni di Attilio Caja.

Giuseppe Sciascia 


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