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Varese comanda ma Brescia vince


simon89

L'Openjobmetis torna a mani vuote dal secondo atto dei quarti. La compagine di Attilio Caja non raccoglie i frutti di una partita comandata per 38 minuti abbondanti e lascia il punto del 2-0 ad una Germani trascinata al sorpasso dai veterani Moss e Landry. Una sospensione frontale a meno 7" dell'Mvp della stagione 2016/17 firma l'ultimo vantaggio per la Leonessa che piazza un 6-0 negli ultimi 100 secondi di una gara a tratti dominata da Varese (più 15 dopo 7' e più 14 al secondo quarto).

Fatale per gli ospiti il quinto fallo a l'40" dal termine di Siim Sander Vene che sull'asse con Cain aveva riportato al comando i biancorossi dopo il vantaggio costruito a suon di triple dai padroni di casa. Senza più il suo uomo d'equilibrio sui due lati del campo, Landry si è acceso con il pareggio e il sorpasso negli ultimi 58", e l'attacco varesino è andato a vuoto negli ultimi quattro assalti affidati stabilmente a sospensioni perimetrali nei secondi finali dell'azione. Davvero un peccato per l'OJM che raccoglie un secco "zero al quoto" dalle due trasferte inaugurali della serie nonostante quasi 70 minuti su 80 in vantaggio.

Rispetto al primo atto di Verona, la compagine di Caja legge meglio le caratteristiche degli avversari cercando con maggior continuità Cain prima e Vene poi, contro i cambi difensivi o gli assetti nani-formi della Leonessa. La costante cosmica tra il primo e il secondo atto rimane però la sterilità dal perimetro (6/28 da 3 di cui 2/11 nella ripresa dopo il 7/32 di gara-1 al PalaOlimpia); e quando Varese non trova più spazi per graffiare in contropiede dopo 30 minuti abbondanti di grande difesa, la manovra diventa troppo prevedibile se la scatola non si apre dall'arco. Al contrario la Germani trova ritmo dall'arco quando conta e il quarto periodo da 5/8 da 3 - compresi tre guizzi di un Moss decisivo sul meno 9 e un'invenzone di Luca Vitali allo scadere dei 24 secondi - è un altro fattore chiave per il successo della squadra di Andrea Diana.

Così come in gara-1, l'altro aspetto fondamentale per il successo dei padroni di casa è il differente impatto della panchina: 28-7 il computo dei punti dei cambi in favore di Brescia che ha avuto spunti di grande peso da Brian Sacchetti. Insomma Varese ha fatto la partita e la Leonessa l'ha vinta, con l'ultimo quarto -nel quale si è fischiato tantissimo - che ha condizionato alla lunga la squadra più aggressiva alla luce delle rotazioni più limitate degli ospiti. Il rammarico è consistente, perchè comunque il team di Caja aveva corretto le sbavature del primo atto sia in attacco che in difesa, con la sua aggressività a tutto campo che aveva spesso costretto Brescia ad eseguire con affanno i suoi giochi.

Ora l'importante è non deprimersi per l'occasione non capitalizzata ieri e confidare nella spinta di un Pa-1A2A che si annuncia infuocato per il terzo atto di domani sera. Tra Germani e Openjobmetis, come anticipato da Attilio Caja in sede di analisi, la differenza finora l'ha fatta più che altro l'esperienza dei veterani della Leonessa nel "sentire" i momenti chiave della partita. Il fattore campo di Masnago dovrà permettere a Varese di alzare il ritmo e le percentuali da fuori: per riguadagnarsi un'altra occasione nell'eventuale gara-5 a Montichiari serviranno due assalti all'arma bianca sullo stile del 100-72 della regular season. Ma ora l'OJM non può più sbagliare.

Giuseppe Sciascia


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