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Varese, il tempo stringe ma il mercato è in stallo


simon89

Tante piste battute ma nessun risultato concreto per una Pallacanestro Varese che ancora non trova l'incastro giusto per il pezzo forte del restyling sul mercato. Il problema di fondo resta trovare l'equilibrio giusto tra chi piace e chi è disponibile: anche i numerosi sondaggi - in particolare in Turchia - con giocatori le cui società non sono in regola con i pagamenti, non hanno sortito effetti perché alla prova dei fatti chi era proposto come liberabile non è risultato tale. Se le risorse da investire ora non sono disprezzabili (per un elemento di valore si potrebbe arrivare al rateo mensile investito nel 2016-17 per Dominique Johnson) e la volontà chiara è quella di ingaggiare un rinforzo, a cosa e dovuto questo ritardo, che si riverbererà nuovamente su una squadra che domenica contro Torino giocherà per la quarta partita consecutiva senza guardia titolare? Il mercato di riparazione è anche questione di fortuna nel trovare il giocatore giusto nel momento in cui si crea la necessità: capitò nel 2014-15 con Eric Maynor e la stagione passata con Dominique Johnson, è capitato la settimana scorsa con Siim Sander Vene, mentre nel 2015-16 servirono 40 giorni tra l'esclusione dal roster di Ramon Galloway (poi reintegrato per mancanza di alternative) e la scelta di Chris Wright. Quest'anno le nuove formule contrattuali tra NBA e G-League che tengono 6 giocatori nell'orbita dei professionisti contribuiscono ad aumentare la siccità di elementi di valore: Ricky Ledo, tagliato dall' Efes Istanbul, ha preferito tornare nella lega di sviluppo, mentre Ryan Arcidiacono - che Attilio Caja ebbe tre anni fa con la Nazionale Sperimentale - è blindato dal two-way contract con i Chicago Bulls e non interessato a sbarcare ora in Europa.

Nell'elenco di chi è disponibile invece non c'è nessuno adatto alla bisogna, perché fermo da mesi (Darius Washington e Will Bynum) oppure inadatto all'Europa (Jermaine Taylor), o in gran forma ma fuori ruolo (l'ex casertano Josh Bostic, capocannoniere dell'Adria- tic League, ala pura e dunque inutile alla causa biancorossa). Disponibile subito e già in Italia ci sarebbe Ken Brown, bomber dell'A2 a Jesi (19,4 punti e 4,6 assist) che ha lasciato le Marche pagando di tasca sua per un contratto in Libano poi non concretizzato; ma l'atleta non è disponibile a un tryout per farsi "tastare" dal vivo. E allora, siccome il colpo in canna sul mercato è uno solo e lo si vuole sparare a colpo sicuro, società e staff tecnico preferiscono aspettare che si creino le condizioni giuste per arrivare ad un giocatore dal rendimento garantito. Ovviamente il fattore tempo e la classifica non giocano a favore di Varese, che però mantiene le antenne dritte su tutti i fronti, pronta a cogliere al volo la prima occasione buona come accaduto con l'affare Vene. Se poi l'impasse dovesse proseguire ancora a lungo, il 3 febbraio si chiuderà la regular season della NBL australiana con la possibilità di liberare 3 o 4 elementi interessanti (lo scorso anno Pesaro vi pescò l'uomo salvezza Rotnei Clarke). L'auspicio è quello che il treno giusto passi molto prima, di sicuro però prendere un giocatore che non convince appieno perché colti dalla frenesia sarebbe molto più rischioso di affrontare il trittico Torino-Venezia-Milano ancora in emergenza...

Giuseppe Sciascia


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