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Sono talmente astinente di basket giocato che preferisco perderla sul campo....ma forse questo sole in testa mi fa male....

Spero sia già tesserato e che manchi solamente la comunicazione ufficiale. Ripeto, in materia di comunicazione Pall. Varese deve lavorarci sopra. Molto.

Ma veramente il mistero sarebbe stato risolto già domenica, qui... Primi appunti di viaggio per la nuova Openjobmetis dopo tre settimane di lavoro col pallone. Dopo la partenza difficile nel test di venerdì scorso contro la corazzata Milano, i riscontri soddisfacenti del galoppo di Salsomaggiore contro la Fortitudo Bologna hanno ridato il sorriso al clan biancorosso, fornendo comunque alcuni spunti di riflessione in vista dei prossimi impegni. Ovviamente si tratta di impressioni basate sulle idee del “Team Squadra”, dato che per i protocolli anti-Covid allenamenti e scrimmages sono rigorosamente a porte chiuse (fatti salvi i ragazzi delle giovanili di Salsomaggiore che venerdì hanno assistito al galoppo fra Fortitudo e OJM aspettando il loro turno per allenarsi al PalaCotonella...). La grande curiosità per vedere all'opera la nuova Varese rimane al momento impossibile da soddisfare per i tifosi biancorossi, almeno fino a sabato quando la Supercoppa porterà le telecamere di Eurosport all'Enerxenia Arena per il derby inaugurale contro Milano. IMPATTO OFFENSIVO E FISICITA' – Gli 85 punti fatturati senza il terminale principe Douglas nel galoppo in terra parmense fanno ben sperare l'OJM dopo la striminzita produzione offensiva del test contro l'Ax Exchange. La squadra ha già “digerito” la coralità necessaria per esaltare il sistema offensivo paritetico del gioco di Attilio Caja, mentre gli spunti sotto i tabelloni di Andersson (che venerdì ha sfiorato la doppia-doppia in punti e rimbalzi) e Morse hanno permesso di reggere l'urto a rimbalzo, settore dove il talento senza tempo di Scola avrà bisogno di supporto costante. PALLE PERSE E INTESA – Un aspetto sul quale lavorare sarà quello della gestione dei possessi, storico punto di forza delle squadre del coach pavese che nei suoi 3 anni e mezzo sulla panchina OJM ha sempre occupato i primi posti nella graduatoria degli errori commessi. Che sono comunque fisiologici per un gruppo rinnovato per 8 decimi, con l'evidente necessità di affinare l'intesa: per il momento si tratta di una situazione che non desta preoccupazione specifica. IL PIENO D'ESPERIENZA – Tre “absolute beginners” in A come Andersson, Morse e De Nicolao e tre giocatori chiamati per la prima volta ad un ruolo chiave come Ruzzier, De Vico e Strautins: per dirla come Caja la nuova OJM ha “pochi chilometri nel motore” al massimo livello del basket italiano. E attraverso l'esperienza si limano gli errori, di concetto o di attenzione: sotto questo profilo il precampionato ricco di sfide di alto livello, compresa la Supercoppa prossima ventura, potrà solo velocizzare lo “svezzamento” in vista della prima partita ufficiale del 27 settembre. IL FATTORE D – Il giudizio più compiuto su vizi e virtù della nuova OJM andrà però espresso dopo l'aggiunta sul telaio attuale di Toney Douglas. Ossia l'uomo che avrà licenza di costruire gioco – e non solo finalizzare in termini di punti come Jason Rich - per sé e per gli altri, sfruttando la sua capacità di recitare a soggetto. Le scorribande di Douglas torneranno utilissime al parco ali, dove nessuno ha capacità specifiche nel saltare l'uomo, ma tutti – sia nello spot 3 che nel 4 - hanno doti balistiche frontali di rilievo che potranno essere esaltate dagli scarichi dell'ex NBA. L'ingresso in gruppo dell'esterno del 1986 è ormai imminente (domani primo allenamento con i compagnI) e sin dal debutto in Supercoppa di sabato 29 si potrà valutare il suo impatto tecnico sul telaio biancorosso. Giuseppe Sciasci

Quest'anno in casa pallacanestro Varese è tutto un mistero... apparizioni,sparizioni...infortuni o chissà cosa,cambio giocatori per aumentare intensità degli allenamenti...