La prima partita dell’anno porta con sé attesa e fermento, tensione e voglia di rivedere quel palazzetto pieno, possibilmente per rivivere le medesime emozioni del finale di stagione scorso.
La Openjobmetis Varese di Attlio Caja comincerà la sua stagione in casa contro i campioni d’Italia della Umana Reyer Venezia, che a giugno ha superato in finale la Dolomiti Energia Trento. L’attesa la vive anche il coach, che per la prima volta inizia la stagione sulla panchina di Varese dopo essere subentrato per due volte: «Non vediamo l’ora di iniziare, tutti quanti. Ho letto le dichiarazioni di alcuni miei giocatori che sono vogliosi di iniziare, ma penso che sia una sensazione comune a tutte le 16 squadre del campionato. Abbiamo voglia di affrontare questo campionato che è cresciuto di livello nella fase media, e siamo curiosi di andarci a confrontare con quelle squadre che almeno sulla carta sono superiori alla nostra. C’è curiosità che deve essere per noi stimolo e voglia di competere».
Una Serie A divisa in due blocchi secondo Caja: «È un campionato diviso in due blocchi: 10 squadre che hanno fatto un mercato per entrare nei playoff e le restanti 6 squadre che puntano ad evitare l’ultimo posto: noi siamo iscritti al secondo campionato e vogliamo arrivare ai primi posti. Però solo il campo ci può dare le giuste risposte. L’asticella contro Venezia è subito molto alta, ci siamo preparati bene però dovremo superarci. Sarà molto difficile per noi, la nostra preparazione è stata tarata sui nostri limiti: dovremo dar fondo a tutte le nostre risorse, tecniche e caratteriali, cercare di far la miglior partita possibile e sperare in un po’ di fortuna».
Due parole sull’avversaria, Venezia: «È una squadra campione d’Italia tre mesi fa, ha inserito Dominique Johnson che conosciamo bene e che rivedo con piacere dal punto di vista personale. L’anno scorso ci ha dato una grande mano, speriamo non sia nella sua miglior giornata al tiro. Hanno avuto altri inserimenti importanti come Orelik, Biligha e De Nicolao, che sa farsi rispettare».
Parlando dell’approccio di Varese, Caja si esprime così: «Ho fatto più volte i complimenti ai miei per il precampionato, abbiamo fatto ciò che dovevamo fare per prepararci. Il campo ci darà risposte. Dovremo giocare bene la nostra pallacanestro, con serenità, e se poi gli avversari si dimostreranno più forti accetteremo il verdetto. Dovremo giocare tutte le partite con il giusto atteggiamento e la giusta aggressività, è stato importante rompere il ghiaccio in casa contro Lugano, per essere meno frenati. Ritroveremo il calore del pubblico, degli abbonati e della curva: è tutta energia positiva per noi».
L’accento del coach si pone anche sulla questione delle nuove regole: «Più che sull’infrazione di passi, che tocca situazioni più dinamiche che statiche, cambierà di molto la situazione del fallo antisportivo che è molto importante. Il fallo tattico è abolito, è antisportivo senza se e senza ma. È uno stravolgimento totale, è preoccupante e non c’è stata una giusta spiegazione, non so cosa accadrà nelle prime partite».
Alberto Coriele
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