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Varese esce frastornata dalla finale del Trofeo dei Consorzi, tra infortuni e risultato, ma Moretti vede comunque lati positivi. «Abbiamo avuto un buonissimo approccio alla partita - spiega il coach di Varese - e questo è già un passo avanti rispetto alla gara di venerdì, quando invece, per cinque-sei minuti, siamo stati a dir poco contratti. Oltre a un buon primo quarto, abbiamo disputato anche un buon inizio di terzo quarto quando, nonostante la tristezza per aver subìto così tanto durante il secondo periodo e aver visto la partita virtualmente chiusa, abbiamo avuto almeno le energie mentali per reagire e fare un piccolo break che ci ha riportato sotto i venti punti di scarto. Due buoni segnali e qualche altro buon momento di pallacanestro, anche se la partita, in termini numerici e di competitività, se n’era andata già prima della fine del primo tempo. Trento è molto avanti rispetto a noi, come - secondo me - Pesaro e Siena. Però, al di là di questo, guardando in casa nostra le buone indicazioni ci sono. C’è molto da lavorare dal punto di vista tecnico-organizzativo».

Per poter lavorare bene, l’Openjobmetis ha bisogno di tutti i suoi effettivi: «La priorità - prosegue il tecnico della Openjobmetis - è recuperare i giocatori che al momento sono fuori e metterli nelle condizioni di lavorare da qui alla prima gara ufficiale».

Alla lunga lista di infortunati, infatti, si aggiungono Avramovic, Eyenga e Anosike, acciaccati durante la gara con Trento. Ma le condizioni di tutti e tre sono difficili da stabilire: «Cercheremo di capire le entità degli infortuni - spiega coach Moretti - ma prima di due-tre giorni non riusciremo a farci un’idea precisa. Di positivo c’è che prestissimo Daniele Cavalierodovrebbe rientrare in gruppo e che Melvin Johnson sta molto bene e forse riusciremo a recuperare qualche giorno rispetto alle tempistiche iniziali. Pensiamo prima di tutto a chi sta rientrando e non a colui che potrebbe uscire».

I mille acciacchi potrebbero condizionare e stravolgere il programma delle amichevoli di Varese? «Tecnicamente e agonisticamente - commenta Paolo Moretti - contro Trento abbiamo avuto una dignità. È chiaro che in questo momento le partite le giocano Bulleri, Borsato e i giovani, con tutto il rispetto per loro e per il loro impegno, a noi serve che giochino i giocatori che poi andranno in campo. Abbiamo diversi atleti che devono mettere partite nelle gambe e nella testa. Quelli che ci sono, intanto, Pelle, Anosike, Ferrero e Avramovic (anche se di quest’ultimo non conosciamo le condizioni), devono giocare e accumulare esperienza. Se saremo in grado di essere dignitosi, come lo siamo stati in questa occasione nonostante il punteggio, secondo me è giusto giocare le amichevoli, altrimenti valuteremo nei prossimi giorni».

Giovanni Ferrario


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