Niente panico in casa Openjobmetis dopo la pesante sconfitta nella finale del Trofeo dei Consorzi contro Trento: troppi i problemi di organico tra assenze e infortuni in casa biancorossa perché si possano esprimere giudizi compiuti sulla nuova Varese. È lo stesso Claudio Coldebella a ribadire come le due serate di Masnago non abbiano offerto riscontri rilevanti alla luce del roster decimato: «In effetti la squadra è stata ingiudicabile perché troppo condizionata dalle assenze- Per quanto riguarda i singoli, portiamo a casa un Avramovic che ha dimostrato di avere carattere, e i lampi di Pelle che pure è ancora molto alterno. Mi piace molto il modo di fare di Paolo Moretti nei suoi confronti, perché ci parla e gli spiega con grande pazienza e disponibilità, così come i giocatori hanno un atteggiamento molto disponibile nei confronti dell'allenatore e questa è una bella cosa».
Ma il "niente panico" per la sconfitta contro Trento vale anche per la situazione infortuni del gruppo: quella attuale è una somma di contingenze fisiologiche tra giocatori in recupero da interventi estivi programmati con la società, situazioni già note con necessità di gestioni cautelari e piccoli contrattempi tipici di ogni precampionato che per Coldebella non debbono destare allarmismi. «Sapevamo già che Cavaliero e Campani avrebbero avuto bisogno di qualche settimana in più per riprendere il lavoro al 100 per cento o recuperare la condizione ottimale. Così come sapevamo che Kangur e Maynor andavano gestiti in un certo modo: Eric potrebbe giocare, ma non ha senso tirargli il collo ora, così come non ha senso tirare il collo ai pochi giocatori sani del roster». Il rammarico maggiore è che la squadra ha impiegato due settimane per essere finalmente al completo con l'arrivo di Eyenga, ma proprio quando coach Moretti pregustava la possibilità di iniziare a mettere le basi sul piano tecnico, i vari intoppi -annunciati o no - hanno rallentato il processo di costruzione dell'identità corale. Ora bisogna invertire il trend, utilizzando la settimana entrante per svuotare l'infermeria e provare a presentarsi al meglio al prossimo test di sabato e domenica a Casale Monferrato.
Per questo il d.g. biancorosso predica serenità in attesa che la squadra possa riprendere a lavorare al completo. «Pur se per motivi diversi, tutti gli infortuni di cui stiamo risentendo sono frutto di situazioni contingenti per le quali non dobbiamo essere preoccupati. Chiaro che si tratta di contrattempi fastidiosi che ci fanno perdere tempo nel processo di costruzione del gioco, al di là del fatto che perdere dà ovviamente fastidio. Mi spiace in particolare non avere Johnson, che aveva mostrato spunti interessanti nelle prime due gare di Malnate e di Chiavenna. Però non c'è bisogno di allarmismi: la priorità attuale è quella di stare tranquilli, recuperare i giocatori e trovare la condizione ottimale nelle prossime tre settimane».
Giuseppe Sciascia
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