Mercato degli italiani in stallo per una Pallacanestro Varese che prova a cercare i giusti incastri tra costi e futuribilità per i tre atleti di formazione "tricolore" che completeranno il roster del 2017-18 nel caso di conferma della formula 3+4+5. L'attuale blocco della situazione Niccolò De Vico, che fino a qualche giorno fa sembrava la trattativa più calda, evidenzia la scelta strategica del club di piazza Monte Grappa di voler chiudere trattative soltanto ai prezzi giudicati congrui per giocatori della panchina. Che al momento ha già due "occupanti" importanti come Aleksa Avramovic e Norvel Pelle, ossia due stranieri ad oggi ancora non pronti per il ruolo di titolare al quale sarebbero "forzati" dalla scelta dello schema con 5 stranieri e 5 italiani. A meno di affiancarli ad una guardia e un centro "tricolore" da 20-25 minuti a partita, per i quali necessiterebbe però un sostanzioso impegno economico. E se il caraibico ha comunque possibili "amatori" all'estero (inviti in arrivo per mini-camp NBA), sembra difficile esplorare la possibilità di trovare collocazione altrove alla guardia serba che ha contratto garantito senza uscite per il 2017-18.
Dunque gli italiani negli spot di cambio di playmaker e guardia, dell'ala piccola e dell'ala forte dovranno essere elementi con qualità future interessanti ma non eccessivamente "ingombranti" in termini di ingaggio. L'operazione De Vico avrebbe potuto rappresentare effettivamente la prima mossa verso il cambio di rotta per il 5+5; l'ipotesi non è ancora tramontata, con Claudio Coldebella che valuta disponibilità e costi sul mercato italiano per mettere sul piatto tutte le opzioni possibili e poi imboccare con decisione una delle due alternative concesse dal regolamento FIP. Nell'ipotesi più plausibile però Varese valuta De Vico come potenziale ottavo uomo, mentre Pesaro - una delle alternative più concrete per la 23enne ala di Biella che ha molti amatori in A - lo lancerebbe addirittura in quintetto base (ma la proposta ufficiale non sarà formalizzata prima della scelta del nuovo coach che dovrebbe essere annunciato nei prossimi giorni).
Dunque Varese guarda altrove, senza escludere un ritorno di fiamma con Giancarlo Ferrero: la proposta attualmente sul piatto per l'atleta del 1988 - che potrebbe tornare d'attualità sia come cambio dell'ala piccola che dell'ala forte - è un annuale con piccolo ritocco al rialzo rispetto al 2016-17. A oggi Varese è l'unica ad aver sottoposto una proposta scritta al mancino piemontese. Che non l'ha rifiutata, ma nel frattempo attende che si concretizzino eventuali alternative per ora solo "vagheggiate" in un mercato ancora in stato embrionale: una chance possibile è Avellino che lo considera come sesto esterno nell'ottica del doppio impegno campionato-Champions League. Nel frattempo il club biancorosso ha preso qualche informazione su Giampaolo Ricci, 27enne ala forte prodotto del vivaio Stella Azzurra Roma che nel 2016-17 ha giocato in A2 a Tortona (10,7 punti e 6,2 rimbalzi). Per ora però non ci sono evoluzioni concrete. Di certo la società di piazza Monte Grappa non ha fretta di stringere sul fronte degli italiani: eventuali firme in tempi rapidi si materializzeranno solo nel caso in cui - come accaduto per Stan Okoye - gli elementi valutati nel "sottobosco" dell' A2 accettino un ingaggio inferiore pur di giocarsi una chance in serie A.
Giuseppe Sciascia
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