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Intesa tra Varese e Robur et Fides per lo sviluppo dei giovani talenti


simon89

Pallacanestro Varese e Robur et Fides tornano a dialogare nell'ottica di un'efficace "convivenza civile" tra le due maggiori società cittadine. Clima disteso e collaborativo nel primo incontro tra il nuovo "ministro" del settore giovanile Gianfranco Ponti - accompagnato da Fabio Colombo - e la delegazione del club di via Marzorati (composta da Adalberto Tessarolo, Marco Osculati, Angelo Monti e Cecco Vescovi) che si è svolto venerdì scorso. Sul tavolo c'erano le posizioni di vari atleti tesserati per il sodalizio di piazza Monte Grappa che nel 2017/'18 potrebbero giocare con la maglia gialloblù: Varese girerà in prestito 11 atleti di diverse età alla Robur et Fides, che dovrà formulare una proposta economica per l'acquisto a titolo definitivo dei due atleti dell'annata 2001 - Calzavara e Iaquinta - che hanno chiesto il trasferimento in via Marzorati e si stanno allenando con gli Under 18 di Andrea Triacca.

All'atto pratico, entrambe le società porteranno avanti i rispettivi progetti giovanili, dialogando sui casi singoli come accadeva stabilmente dal 2015. Non un accordo formale come quello del 2013/'14 sfruttando il "laboratorio Campus", nel quale avevano giocato fianco a fianco i prodotti di entrambi i vivai, ma una partnership "leggera" all'insegna del buon senso che servirà prima di tutto a garantire a ciascun giovane prospetto la possibilità di proseguire l'attività cestistica. «Personalmente non credo nei prestiti, né in entrata né in uscita, al di là degli accordi raggiunti in precedenza, dunque l'idea è ragionare con spirito costruttivo sui definitivi. La regola del nuovo corso sarà questa, assieme ad un codice di comportamento per i genitori. Con la Robur vogliamo comunque mantenere rapporti di buon vicinato» conferma Gianfranco Ponti, che la prossima settimana sarà a Belgrado per provare a stringere i primi accordi internazionali utili sia per le giovanili (con la possibilità di aggiungere elementi futuribili e ancora in grado di conseguire la formazione italiana, dunque dai 16 anni in giù) che eventualmente per la prima squadra.

«Da parte nostra la disponibilità è massima valutando interscambi di atleti se entrambe le parti considereranno utile per la crescita tecnica dei singoli - aggiunge Claudio Corti, responsabile della sezione basket del club di via Marzorati -. Di fatto si è ripreso quel discorso instaurato fino a due anni fa, che nella scorsa annata, al di là dei quattro prestiti nostri aggregati alla C Silver biancorossa, non si era potuto portare avanti per diversi motivi». Allo stesso tempo il dirigente della prima squadra della Robur ha instaurato un dialogo costruttivo con Claudio Coldebella in occasione della possibile partnerhsip per l'affare Laganà (poi sfumato per la scelta dell'esterno del 2000 di accasarsi a Capo d'Orlando). Il taglio più giovanilistico della serie B griffata Coelsanus fa del gruppo di Cecco Vescovi lo sbocco naturale dei prodotti del vivaio della Pallacanestro Varese: tra la rivoluzione del 2016 in casa Robur e quella del 2017 delle giovanili biancorosse la scintilla non è potuta scattare, sarà la volta buona nel 2018?

Giuseppe Sciascia


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