L’Openjobmetis sbatte contro il ferro di Masnago e si complica la vita nella corsa playoff. Sconfitta casalinga meritata per una brutta Varese, che paga l’assenza last-minute di Justin Reyes (nuovamente ai box per un problema al ginocchio sinistro) e la pessima serata dall’arco (6/28 da 3) contro un’avversaria costantemente in controllo con i suoi ritmi sincopati. Nella serata in cui Sassari, Trento e Venezia timbrano il cartellino, la truppa di Matt Brase spreca un jolly casalingo “sporcando” il ruolino di marcia immacolato contro le pericolanti. Reggio vince la battaglia del ritmo e dei cristalli con la coppia Hopkins-Lee graffiante da sotto e da fuori, e tiene sempre a bada una OJM confusionaria (14 perse). Tardivo il forcing finale dal meno 13 del 35’ al 79-81 con 9” sul cronometro. E nella serata in cui la panchina gioca solo scampoli (31’ complessivi per Caruso, De Nicolao, Librizzi e Ferrero), l’interrogativo sulle condizioni di Reyes alla vigilia della settimana con 3 partite (16 aprile a Trieste, 19 con Brindisi e 23 a Venezia) diventa ineludibile: l’OJM può permettersi di convivere con uno straniero a rischio nella fase decisiva della stagione, dove ci si giocano playoff e ingresso in Europa?
Varese in affanno contro la fisicità della difesa Unahotels, subendo le fiondate degli stazzati reggiani che colpisce da sotto con i lunghi e da fuori con Olisevicius ed Hopkins. Giro a vuoto offensivo dopo il 10-11 del 5’ e break di 2-12 che forza il time-out di coach Brase sul 12-23 del 7’. Primo quarto senza triple con un glaciale 0/8 da 3 per i biancorossi, che non hanno nulla dalla panchina e subiscono le ripartenze degli ospiti con Strautins a firmare sulla sirena il 14-29 del primo intervallo. La macchina delle triple si sblocca dopo 13’ con Woldetensae: 10-2 in velocità con 7 in fila del mancino, e Masnago si scalda col ritorno da meno 17 al 28-36 del 14’. La difesa OJM sale ad un livello più accettabile della “contemplativitià” del primo quarto (4 falli totali nei primi 20’), e se sale il ritmo la sqaudra di Brase riesce ad esprimersi con efficacia. Ma la rimonta non va oltre il 36-39 del 17’, con Cinciarini (10 assist a metà gara) che continua ad ispirare i compagni, mentre Varese spara a salve dall’arco (1/12 da 3) e in lunetta (9/15) per il 40-49 di metà gara. La pausa lunga permette ai biancorossi di aumentare i giri in retroguardia, ma il canestro da fuori è sempre proibito: solo 6 punti in 5’30” e Reggio tiene il controllo con i balzi di Lee (46-57 al 25’). Poca energia OJM, tanta lucidità Unahotels: Vitali dall’angolo ricaccia i biancorossi a meno 14. Un 2+1 di Ross sull’ultimo assalto del terzo quarto fissa il punteggio allla terza sirena sul 55-66, ma non si va oltre un effimero meno 9 con Vitali che ricaccia indietro dall’arco (61-73 al 33’). Solo sprazzi ma mai continuità, tra triple sputate dal ferro e perse banali nell’area reggiana sempre chiusa: tre sprechi filati sul 69-77 e due appoggi al vetro di Cinciarini e Senglin sembrano chiudere sul 71-81 del 37’.
Due triple di Ross e Brown tengono accesa la fiammella con Owens che segna il 79-81 a meno 10”, ma Olisevicius è glaciale in lunetta con un doppio 2/2 che manda i titoli di coda (81-85 a meno 5”). E nonostante il decimo sold-out da 4702 spettatori, stavolta Masnago non gioisce.
Giuseppe Sciascia
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