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La Openjobmetis rompe la serie nera: battuta Brindisi sul filo di lana


simon89

Dite la verità: vi ricordavate ancora come si fa a esultare dopo una partita vinta della Openjobmetis? Dopo un digiuno infinito, questa sera quell’antica gioia è tornata d’attualità, perché Varese è riuscita a conquistare i due punti, per di più sul campo amico di Masnago che era tabù dalla prima giornata con Brescia, eccezion fatta per il successo poi cancellato contro Roma. A cadere è la Brindisi di Vitucci, rimontata e superata sino al 76-74 finale, un punteggio rimasto in bilico fino a che l’ultimo tentativo – di Darius Thompson – è andato largamente sbilenco, evitando un’altra beffa ai colori biancorossi.

Giusto così tutto sommato, nel senso che Varese si è meritata il successo, evitando di scivolare troppo indietro nei momenti migliori della Happy Casa (arrivata anche a +10 nel secondo periodo) e trovando una scossa anche in difesa, dove era scivolata in tante occasioni precedenti. La squadra di Bulleri, dopo mezza partita faticosa in retroguardia (tanti i tagli a canestro concessi ai salentini), riesce a imporre la propria ragnatela a partire dalla seconda metà del terzo periodo. Nulla di ermetico o di memorabile, ma la ritrovata funzionalità a guardia del proprio canestro ha probabilmente tolto a Brindisi certe sicurezze accumulate in precedenza.

Vitucci non ha così ritrovato quei punti dal supporting cast (Zanelli e Udom su tutti) che aveva permesso di allungare nel punteggio. Addirittura la Happy Casa è rimasta pressoché a secco per metà dell’ultimo periodo, quei minuti in cui una Openjobmetis sospinta da Douglas era riuscita a ritrovare la testa della gara. Con il brivido, perché dopo essere corsa sino al +8 del 73-65 Varese si è impantanata con il più classico dei “braccini” consentendo agli ospiti di tornare con il fiato sul collo. E’ pur vero che Brindisi ha avuto bisogno di un tiro fuori ritmo di Bell per dimezzare il distacco, cosa che poi non è riuscita a Thompson con l’ultimo pallone della gara, mal giocato dal play ospite. Nel mezzo un fallo in attacco forse dubbio a Perkins (il migliore dei suoi) a dare l’ultima goccia di fiato a Varese, brava anche a non finire del tutto le energie come era accaduto con Trieste e Cantù.

Con questo successo (Brindisi, va ricordato, era senza due uomini importanti come Harrison e Willis) quindi, i biancorossi tornano a sperare di riagganciare il treno salvezza. Per un ultieriore avvicinamento però, sarà oltremodo fondamentale battere anche Cremona, domenica 7 (ore 16). Il rientro di Douglas ha sicuramente portato pericolosità offensiva, con l’ex Knicks che si è preso tante responsabilità; ancora in chiaro-scuro (forse più scuro) Scola, apparso davvero in difficoltà fisica dopo il Covid. Per il resto, salvo un De Vico da polveri fradice, sono arrivate diverse cose utili da tutti gli uomini di Bulleri che contro Cremona avrà a che fare con il turnover: Jakovics e Morse, i due principali indiziati alla panchina, oggi hanno disputato una gara decisamente positiva. Ma a questo ci si penserà domani: ora, per una sera, assaporiamo quel sapore perduto della vittoria. Sperando che spinga tutta Varese a concedere il bis.

PALLA A DUE
Tutto come previsto alla vigilia. Varese si presenta in campo con quelli che possiamo chiamare “i soliti dieci” pre-focolaio di Covid, quindi con John Egbunu in borghese a bordo campo a fare il tifo per i nuovi compagni. Anche il quintetto è quello tradizionale, con Douglas che al rientro riprende il suo posto nel ruolo di guardia. Vitucci ha lasciato a Brindisi il bomber Harrison e deve rinunciare anche a Willis, bloccato dal mal di schiena; il giovane Visconti inizia in quintetto base così come Udom già protagonista lunedì con Reggio.

LA PARTITA
L’avvio sembra di buon auspicio per i biancorossi e in particolare per Luis Scola, autore di 8 punti in un amen contro i 2 di tutta Brindisi che però non si scompone e che nel giro di qualche minuto si riporta alla pari. Si procede quindi spalla a spalla con Perkins che rende pan per focaccia all’argentino e con la coppia Udom-Zanelli che sorprende una difesa varesina con qualche falla. Poco male: alla sirena è 24-24 grazie a Morse e De Nicolao.
I difetti in retroguardia dei biancorossi però permettono a Brindisi di scappare nel quarto centrale: troppi i tagli in area concessi agli avversari che poi trovano uno Zanelli pimpante. Varese in qualche modo evita il crolla ma Scola in attacco sbaglia tutto, Douglas non si è ancora svegliato così come Ruzzier: il 35-43 del 20′ (canestro sulla sirena di Beane) è giusto e apprezzabile, soprattutto vista la debordanza atletica mostrata dai pugliesi contro gli affaticati biancorossi.

Il temuto rientro dall’intervallo non è fatale come in altre occasioni; Varese ci mette un po’ a carburare ma tiene a poca distanza la Happy Casa che poco per volta perde alcune certezze, con Thompson meno efficace del dovuto. Certo, Perkins continua a colpire, seguito da Bell, però Scola trova il secondo sprazzo della serata e anche Douglas si fa vedere. Inoltre Ruzzier centra due ottime triple e così Varese sfiora il pareggio, anche se è ricacciata indietro, per questa volta (59-63).

IL FINALE
La vera svolta è nei primi possessi dell’ultimo quarto: Brindisi va a sbattere più volte contro la difesa biancorossa, stavolta attiva e precisa, Varese non sbaglia in attacco e con Jakovics trova il sorpasso dall’arco. Il tempo di un cesto di Thompson e poi è ancora Openjobmetis grazie a Douglas abile anche a infilarsi in area e segnare in sottomano. Quando Toney esplode anche la tripla i padroni di casa assaporano la vittoria, +8 a 3′ dalla fine ma la Happy Casa è tutt’altro che domata. Taglio vincente di Thompson, liberi di Zanelli e soprattutto tripla di Bell costruita male ma perfetta nell’esecuzione: Varese fatica a giocare con il cronometro, fa un solo passettino in avanti (1-2 di Douglas ai liberi) e così tutto si decide sul 76-74. Un fallo in attacco di Perkins ridà speranze alla OJM che però in attacco ormai è ferma; alla fine Scola è pescato vicino all’area ma Thompson lo stoppa (e la successiva rimessa non cambia la situazione in un solo secondo). Brindisi però cincischia un momento nel ripartire e così Thompson va con una tripla in transizione troppo brutta per essere anche beffarda: sirena, due punti, festa varesina. Finalmente.

Damiano Franzetti


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