La Pallacanestro Varese schianta Trento con le armi preferite dei vicecampioni d'Italia in carica e si aggancia per 24 ore ai treno della zona playoff. La miglior Varese dell'anno, ancor più brillante rispetto al più 31 nel derby contro Cantù, travolge con un inizio folgorante una Dolomiti Energia tutt'altro che... energica.
Clamorosa la differenza d'intensità nel 31-12 del primo quarto che segna una partita dominata in lungo e in largo dalla formazione di Attilio Caja. Ferrero e compagni sommergono l'Aquila con un mix di letture perfette contro una difesa sul pick&roll impostata contro Wells, che sfrutta per la prima volta i poderosi mezzi atletici di Norvel Pelle (8 nei primi 8'), e di aggressività su tutti i palloni che regala loro un clamoroso e determinante predominio a rimbalzo (47-28 finale per i biancorossi ).
Il pubblico del PalA2A - caldo ma finalmente nutrito, record stagionale i 3.903 presenti - si stropiccia gli occhi per il tornituante 19-0 con cui la squadra di Caja imprime il suo marchio alla partita e poi si spella le mani per una prestazione da 58% dal campo e 114 di valutazione. Merito della perfetta preparazione tattica del match da parte di Artiglio e della conseguente interpretazione altrettanto sinfonica del copione da parte di un collettivo capace di trovare anche stavolta protagonisti a rotazione (5 in doppia cifra e 10 a referto per Varese). E merito della capacità dei padroni di casa di mettere sotto sul piano dell'intensità e dell'energia un'avversaria svuotata della gara di mercoledì a Gran Canaria e parsa in riserva sparata al di là dell'assenza di Shields contro una Varese capace di azzannare la partita con un approccio famelico.
Dopo il più 19 del primo intervallo, però, i padroni di casa hanno avuto la forza e il merito di non staccare mai il piede dall'acceleratore: anche quando Pelle è stato limitato dai falli, ci ha pensato Cain a presidiare l'area con analoga efficacia. Positiva anche la conferma di Wells nei panni del regista-finalizzatore: il play statunitense è stato abile ad allargare il pick&roll in tanti giochi a tre che hanno garantito tiri ad alta percentuale da sotto e da fuori, e poi a punire in sospensione lo spazio concessogli dalla difesa trentina. Una conferma che ha convinto Masnago - alla luce del crepitante applauso in occasione della passerella concessagli da Caja nel finale - che ha apprezzato anche le invenzioni dall'arco di Waller e le giocate da pianista di Hollis in una serata davvero esaltante per qualità del gioco espresso in funzione della quantità di energia profusa sul parquet.
Insomma una vittoria di proporzioni oceaniche, fotografata in maniera eloquente dal 114-55 in termini di valutazione statistica, che dà vigore alla classifica e permette di guardare con serenità alle sfide più impegnative contro Avellino e Sassari. Ossia altre due avversarie che Varese potrà sfidare preparandosi al meglio in settimana (a proposito: la prossima s'inizierà martedì: Artiglio ha premiato la squadra con un giorno in più di riposo) contro rivali reduci dai mercoledì internazionali. La Varese delle prime 6 giornate ha raccolto 6 punti - anche grazie a 4 gare al PalA2A - dimostrando di poter valere più della salvezza; le prossime due gare contro Sidigas e Banco Sardegna dovranno dare un valore più compiuto all'attuale formula "più della salvezza".
Giuseppe Sciascia
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