Claudio Coldebella vede il bicchiere mezzo pieno nonostante la sconfitta in volata di Avellino dopo una partita condotta per più di 20' . Il g.m. bianco-rosso si complimenta con Attilio Caja e il suo staff per la preparazione tattica del match: «Riflettendoci razionalmente è mezzo pieno: nel basket non c'è il pareggio e sicuramente spiace non aver concretizzato l'occasione di conquistare due punti su un campo difficilissimo dopo una partita molto solida». «Siamo stati a lungo in vantaggio - argomenta il dirigente - poi abbiamo recuperato sorpassando nel finale e avendo anche il possesso per allungare sul più 2; peccato per non aver raccolto i frutti di una buonissima prestazione, però è stata la riprova di una squadra che lavora molto bene. Grandi complimenti al coach che mette sempre in campo i ragazzi con l'atteggiamento giusto, e al suo staff che insieme ad Attilio studia benissimo gli avversari per preparare le partite».
Al di là del risultato finale è arrivata un'altra conferma della solidità dell'impianto di gioco...
«Le occasioni a volte si sfruttano e a volte no, ma l'importante è crearle; abbiamo perso in tre trasferte sul campo di altrettante big, ma anche ad Avellino abbiamo dimostrato di riuscire ad imporre la nostra identità. Sono contento di come stanno andando le cose, e non mi riferisco soltanto al campo: oltre alla squadra che funziona sta muovendosi bene anche la società, dove ci sono ruoli ben definiti e una strategia ben delineata per il futuro».
Qual è la situazione attuale dell'extra-campo?
«Vedo un ambiente dove tutti si muovono nella stessa direzione - dice Coldebella - cosa che può sembrare scontata ma non è così semplice. Proprietà e CdA sono molto affiatati, l'area tecnica, quella organizzativa e gli uffici funzionano bene, le iniziative che Gianfranco Ponti sta portando avanti con le giovanili meritano grandi complimenti e durante la pausa installeremo il nuovo tabellone a cubo. In un basket italiano in crisi di idee, qui ci sono progetti che non si esauriscono solo nel quotidiano».
Una sorta di anno zero per provare a rilanciare le ambizioni in futuro?
«Qualsiasi progetto dovrà essere supportato dai risultati sportivi; quest'anno l'obiettivo è vivere una stagione tranquilla per metabolizzare queste idee e alzare l'asticella nelle prossime stagioni. Le scelte estive stanno pagando: stiamo vivendo in trincea stando sempre coperti e con il coltello tra i denti, ma questa può essere una squadra alla quale dare continuità. Sarà una stagione importante in tanti aspetti, perchè abbiamo messo basi nuove dalle giovanili alla struttura societaria che dovranno dare frutti».
Domenica arriva Sassari, il fattore campo del PalA2A potrà essere nuovamente decisivo come nelle ultime tre uscite?
«Ospiteremo una squadra che ha obiettivi diversi dai nostri, dovremo giocare anche stavolta al 101 per cento perché siamo troppo nuovi per permetterci di sottovalutare chiunque. Su questo aspetto però sono tranquillo: vedo la squadra lavorare tutti i giorni e Caja cura ogni dettaglio in maniera meticolosa. Il fatto di stare sempre sul pezzo fa sentire ai giocatori la presenza della società».
Giuseppe Sciascia
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