L'Openjobmetis va in pressing su L.J. Peak. La 23enne guardia-ala statunitense - all'anagrafe Darryl Leon Junior, abbreviato in L.J. - che nel 2018/19 ha esordito in Italia con la maglia di Pistoia è il nome molto caldo nella lista dei desideri dell' area tecnica biancorossa. L'esterno mancino del 1996, che ha totalizzato 12,7 punti di media col 51% da 2 e il 33% da 3 vestendo la maglia dell'OriOra, potrebbe essere l'erede di Tommy Scrubb nello scacchiere tattico biancorosso.
Il giocatore del 1996 possiede le atout ricercate da Varese nella sua caccia ad elementi emergenti, ed ha destato l'attenzione di Andrea Conti ed Attilio Caja, che lo avevano apprezzato in occassione della gara di ritorno contro i toscani (22 punti con 3/6 da 2, 3/6 da 3 e 7/8 ai liberi pur nella sconfitta 70-98 della squadra di Moretti). Si tratta di un giocatore duttile ed atletico, decisamente più perimetrale rispetto a Scrubb che è un fattore molto superiore a rimbalzo (7,2 contro 2,9) ma è molto meno incisivo con la palla in mano e nell'attaccare il canestro a difesa schierata.
Nella disgraziata stagione di Pistoia, Peak ha fatto vedere spunti interessanti (compresa una gara da 35 punti in occasione della vittoria estema di Sassari) e una capacità da uomo di raccordo a fianco di accentratori come Dominique Johnson prima e Tony Mitchell poi. Sarebbe dunque una scelta ragionata su un giocatore che ha qualità ma anche potenziale da esplorare; quel che intriga maggiormente di Peak sono proprio i margini crescita di un giocatore di soli 23 anni con capacità di produrre punti all'interno di un contesto organizzato. Che ne fanno un candidato sulla carta perfetto ad entrare nell'ottica della forza lavoro tanto cara ad Attilio Caja, per provare a sfruttare l'occasione offerta da Varese ed aumentare consistenza e incisività in un sistema particolarmente adatto alle sue doti di equilibratore più votato all'attacco rispetto a Scrubb.
L'atleta della South Carolina ha infatti chiuso dopo soli 3 anni - uno meno rispetto ai 4 del corso di studi NCAA - il suo percorso a Georgetown University. Nell'estate 2017 era stato messo sotto contratto da Houston per le Summer Leagues e poi firmato dai Boston Celtics per il camp precampionato, con relativa assegnazione alla franchigia associata della lega minore G-League dei Maine Red Claws. Dopo la prima esperienza professionistica nella lega estiva della Nuova Zelanda, la chiamata nell'estate 2018 dell'OriOra - che lo aveva seguito già nel 2017, quando però era prevalso il sogno NBA - lo ha portato alla corte di Alessandro Ramagli.
In Toscana Peak si è trovato molto bene e Pistoia gli ha sottoposto anche una proposta di rinnovo pur senza aver ancora nominato g.m. ed allenatore; la mossa di Varese però potrebbe essere decisiva dopo i semafori verdi ricevuti nelle richieste sulle referenze tecniche ed umane. La trattativa pare ben avviata, anche se c'è ancora qualche dettaglio da sistemare: il weekend potrebbe portare sviluppi decisivi, e chissà che la campagna abbonamenti al via martedì prossimo - oltre all'ufficialità del rinnovo fino al 2022 con capitan Giancarlo Ferrero - non possa portare invece il primo volto nuovo della campagna acquisti.
Giuseppe Sciascia
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