
L'Openjobmetis modifica da "se" a "chi" i suoi intenti riguardo all'opzione mercato. Sondaggi in corso da parte dell'area tecnica biancorossa in cerca di quell'uomo della svolta per il quale la proprietà sarebbe disposta a compiere un ulteriore sforzo per mettere in sicurezza la serie A, strategica per qualsiasi futuro il consorzio disegnerà negli Stati Generali del 16 marzo. I rinforzi delle dirette concorrenti rischiano di mutare gli equilibri di una lotta salvezza che sta cambiando volto dopo l'arrivo del califfo Johnson Odom a Cremona e le correzioni di Pesaro (dopo la guardia Hazell il club marchigiano cerca anche un nuovo playmaker).
A questo punto Varese valuta l'ipotesi di rispondere a tono, dovendo però interrogarsi prima di tutto sull'area nella quale effettuare l'eventuale intervento. Rispetto all'era Moretti sono cambiate le priorità: se Maynor è l'insostituibile leader scelto da Attilio Caja per guidare la navicella biancorossa, e Anosike è passato da problema principale a insostituibile perno della difesa, in discussione ci sono tutti gli altri spot. Se aggiunta dovrà essere qual è l'emergenza maggiore alla quale fare fronte? Meglio aggiungere una guardia capace di costruire gioco per sgravare Maynor - a oggi unico giocatore in grado di innescare i compagni - dalle attenzioni feroci delle difese avversarie, come accaduto a Brindisi? Oppure la soluzione potrebbe essere quella di inserire un'ala piccola di raccordo, con capacità creative dal palleggio, per spostare un Eyenga pesce fuor d'acqua nei panni della prima punta del gioco a metà campo nel ruolo di ala forte più consono alle sue doti atletiche? O invece il problema maggiore è quello del "numero 4", dove la crisi di identità di Kangur ha rag-giunto livelli preoccupanti e la lungodegenza di Campani lascia nelle mani del pur ammirevole Ferrero l'intero peso del ruolo?
Scelta complessa comunque legata a filo doppio a quel che il mercato proporrà più che alle scelte del club biancorosso. Si guarda al miglior giocatore disponibile più che al ruolo effettivo: nell'attuale situazione di classifica e di disponibilità economica, il margine di errore è azzerato, con la necessità di andare a colpo sicuro su un elemento che garantisca un salto di qualità e soprattutto un rendimento immediato. Solo a queste condizioni la proprietà si è detta disponibile ad allargare nuovamente i cordoni della borsa, affidando all'area tecnica la grossa responsabilità di scegliere bene, cogliendo al volo, eventuali occasioni che però a oggi sono ancora in fase di analisi.
In soldoni: Varese è attenta a qualsiasi evoluzione nel settore guardie e ali, valutando però con priorità assoluta giocatori possibilmente già rodati in Italia, meglio ancora se direttamente conosciuti dallo stesso coach Attilio Caja. Profilo difficile da scovare in tempi rapidi, quantomeno in vista del prossimo impegno di lunedì 27 febbraio contro Pistoia. Per piegare i toscani si conterà sul fattore campo e sul recupero di Bulleri ed Anosike, unico a tornare negli Usa per un intervento dentistico programmato da mesi nei tre giorni di pausa concessi dal coach pavese. Nel frattempo il monitoraggio è costante, auspicando che sulle frequenze di "radiomercato" possa spuntare quella soluzione in grado di garantire all'Openjombetis di pareggiare l'impatto dei colpi recenti effettuati da Pesaro e Cremona.
Giuseppe Sciascia
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